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I SEGRETI DELLE FERMATE DELLA METRO A DI ROMA

Ciao Domini!🍓

Vi siete mai chiesti perchè le fermate della metro A di Roma si chiamano così?

Probabilmente no.

Ok facciamo un piccolo passo indietro.

L’idea di questo post è nata mentre stavo leggendo un libro di Storia dell’Antica Roma  (voi cosa avete fatto durante la quarantena?)

Ad un certo punto mi sbuca fuori il nome “Furio Camillo”.

….Dov’è che l’avevo già sentito?

Ah si! E’ una fermata della metro A!

Mentre leggevo continuavano a spuntare moltissimi nomi antichi, oggi immortalati nelle metro.

Allora perchè non fare un post sulle fermate della metro A?

PERCHE’ LE FERMATE DELLA METRO A DI ROMA SI CHIAMANO COSI’?

Siete pronti ad iniziare questo viaggio?

Mi raccomando, ricordate di comprare il biglietto, vi ho visto che saltate i tornelli…

BATTISTINI

Mattia Battistini (Roma, 27 febbraio 1856 – Collebaccaro di Contigliano, 8 novembre 1928) è stato un baritono italiano.

Mattia Battistini
Mattia Battistini.

Un baritono nel gergo musicale, indica sia la voce maschile intermedia tra quelle di basso e tenore, sia il cantante che la possiede.

Ebbe una luminosa carriera che lo portò a cantare nei principali teatri italiani come primo baritono in numerose opere di repertorio, tra cui La forza del destino, Rigoletto, Il trovatore, e molti altri.

Dal 1881 si aprirono per lui le porte dei teatri internazionali: dapprima in Sud America (Buenos Aires e Rio de Janeiro), nel biennio ’82/’83 in Spagna, dal 1883 a Londra e poi Vienna, Parigi e Budapest.  Durò in carriera fino a 70 anni (1927).

CORNELIA

Il nome di questa metro viene dalla Circonvallazione Cornelia.

Attenzione Domini! Abbiamo la prima (e ultima donna) delle linee metro A e B!

Probabilmente viene da Cornelia (189 a.C.? – 110 a.C. circa) una matrona romana vissuta in epoca della Repubblica Romana, famosa per essere stata la madre dei Gracchi.

Figlia di Publio Cornelio Scipione Africano, il vincitore di Annibale, sposò intorno al 175 a.C. Tiberio Sempronio Gracco e fu madre di dodici figli, di cui la maggior parte morì in tenera età: gli unici che arrivarono alla maggiore età furono i due famosi Tiberio e Gaio Gracco, e la loro sorella maggiore, Sempronia, che sposò Publio Cornelio Scipione Emiliano.

Cornelia madre dei Gracchi
Cornelia madre dei Gracchi.

Donna colta e di animo forte, si racconta che rimasta vedova di Tiberio ancora giovane, nel 154 a.C., avesse rifiutato di sposare il re d’Egitto, Tolomeo VIII Evergete, per consacrarsi all’educazione dei figli che seguì perfino nella carriera politica.
Si dice che, a una matrona che ostentava le proprie pietre preziose, avesse risposto «haec ornamenta mea» – ecco i miei gioielli – mostrando alla donna i suoi figli Tiberio e Gaio.
Cornelia rimase costantemente al fianco dei figli, supportandoli nel loro intenso e delicato programma di riforme rivolto a sostenere i cittadini romani più poveri.

Sopravvisse ad entrambi, uccisi brutalmente per intrighi di potere, quindi si ritirò dove visse circondata da amici e da letterati.
Divenne l’esempio di madre e matrona romana ideale, tanto che le fu eretta già in vita una statua di cui fanno menzione sia Plinio che Plutarco.
Oggi la statua non esiste più, ma il suo basamento fu ritrovato nel 1878 nei pressi della chiesa di S. Angelo in Pescheria. 

Il basamento, che oggi si trova nei Musei Capitolini, reca l’epigrafe: Cornelia Africani F. Gracchorum (“Cornelia, figlia dell’Africano, madre dei Gracchi”).
Quella di Cornelia fu la prima statua di una donna esposta in pubblico a Roma.

Basamento Cornelia
Basamento della statua di Cornelia.

BALDO DEGLI UBALDI

Ubaldo degli Ubaldi, anche soprannominato Baldo da Perugia (Perugia, 2 ottobre 1327 – Pavia, 28 aprile 1400), è stato un giurista italiano, allievo di Bartolo da Sassoferrato e professore di diritto presso le università di Bologna, Perugia, Pisa, Firenze, Padova e Pavia.

Ubaldo degli Ubaldi.

Le sue opere hanno gettato le basi per la formazione del diritto commerciale.
A Baldo si deve inoltre il primo studio sulla cambiale.

VALLE AURELIA

Prende il nome dalla via Aurelia, un’antica via consolare iniziata alla metà del III secolo a.C. dal console Gaio Aurelio Cotta per collegare inizialmente Roma a Cerveteri e poi  poi prolungata fino ad Arles, in Gallia (oggi sud della Francia).

Via Aurelia
La via Aurelia (in Blu).

CIPRO

La Repubblica di Cipro, è uno Stato insulare del Mediterraneo orientale, Stato membro dell’Unione europea dal 1º maggio 2004 e del Commonwealth dal 13 marzo 1961.
E’ la terza isola per estensione del Mediterraneo dopo Sicilia e Sardegna.

Isola di Cipro
L’isola di Cipro.

Ma in questo caso, credo che il nome della fermata si riferisca alla Guerra di Cipro avvenuta tra il 1570 e il 1573 durante la quarta guerra turco-veneziana.

In quell’occasione si scontrarono l’impero ottomano contro la Repubblica di Venezia per il predominio del Mediterraneo Orientale.

Il vincitore fu l’impero Ottomano che conquistò il Regno di Cipro.

Questa guerra segnò comunque l’inizio del declino della supremazia navale dell’impero Ottomano con la Battaglia di Lepanto del 1571 vinta dalla Repubblica di Venezia.

OTTAVIANO

Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (in latino: Gaius Iulius Caesar Octavianus Augustus) meglio conosciuto come Ottaviano o Augusto, è stato il fondatore dell’ Impero Romano nonchè il suo primo Imperatore.

Ottaviano Augusto
Ottaviano Augusto. Fonte.

Regnò dal 27 a.C. al 14 d.C e fu uno dei più grandi Imperatori Romani di tutti i tempi.

LEPANTO

La battaglia di Lepanto fu uno scontro navale avvenuto il 7 ottobre 1571, nel corso della guerra di Cipro, tra le flotte musulmane dell’Impero ottomano e quelle cristiane (federate sotto le insegne pontificie) della Lega Santa.

Battaglia di Lepanto
La battaglia di Lepanto. 

La battaglia, quarta in ordine di tempo e la maggiore, si concluse con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da Don Giovanni d’Austria, su quelle ottomane di Müezzinzade Alì Pascià, che morì nello scontro.

FLAMINIO

Prende il nome dal primo quartiere di Roma, che a sua volta prende il nome dalla Via Flaminia (che collegava Roma a Rimini) fatta costruire dal censore Gaio Flaminio Nepote nel 220 a.c.

Il gallo Ducario decapita il generale romano Flaminio nella battaglia del Trasimeno. Fonte.
Via Flaminia
La via Flaminia (in blu).

SPAGNA

Deve il suo nome all’omonima Piazza di Spagna (nel Seicento piazza di Francia), che con la sua scalinata di Trinità dei Monti è una delle più famose piazze di Roma.

Scalinata di Piazza di Spagna.

La Piazza deve a sua volta il nome al Palazzo di Spagna, sede dell’ambasciata dello stato iberico presso la Santa Sede. Si tratta della più antica ambasciata del mondo istituita nel 1480!

Ambasciata dello stato iberico presso la Santa Sede
Il Palazzo di Spagna.

BARBERINI

Prende il nome dall’omonima Piazza dell’attuale centro storico di Roma situata nella sella tra il colle Quirinale e gli Horti Sallustiani, in cima alla salita di via del Tritone e all’incrocio con la strada Felice.

Piazza Barberini.

Piazza Barberini a sua volta  prende il nome dal Palazzo Barberini che vi si affaccia, sebbene il suo attuale ingresso sia in via delle Quattro Fontane.

Il Palazzo Barberini è il palazzo che ospita parte dell’importante Galleria Nazionale d’Arte Antica e l’Istituto Italiano di Numismaticae.

Il palazzo fu costruito per ordine della famiglia Barberini che fu un’ influente famiglia nobiliare italiana, trasferitasi prima a Firenze e poi a Roma. 

La famiglia raggiunse l’apogeo della sua potenza grazie al cardinale Maffeo Barberini, che nel 1623 venne eletto papa con il nome di Urbano VIII

I Barberini furono anche grandi mecenati e protettori delle arti, circondandosi di grandi artisti come Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini, Pietro da Cortona.  

REPUBBLICA

La Repubblica (dal latino: res publica, cosa del popolo) è una forma di governo di uno Stato, appartenente alle forme di democrazia rappresentativa o aristocratica, in cui la sovranità viene esercitata dal popolo secondo forme stabilite dal sistema politico.

La prima Repubblica fu quella romana e iniziò quando il re Tarquinio il Superbo fu scacciato (509 a.C.) e finì quando Ottaviano divenne il primo imperatore nel 27 a.C.

SPQR (dal latino Senatvs PopvlvsQve Romanvs – il Senato e il Popolo Romano) è insieme una sigla e un simbolo che racchiude in sé le figure che rappresentano il potere della Repubblica romana: il Senato e il popolo, cioè le due classi dei patrizi e dei plebei che erano a fondamento dello Stato romano. Fonte.

TERMINI

La Stazione Termini è la principale stazione ferroviaria di Roma e la maggiore d’Italia.

Ed è una divinità.

La parola termini deriva dal dio Termine (in latino Terminus) una divinità indipendente che vegliava sui confini dei poderi e sulle pietre terminali.

E’ una divinità agreste molto antica (in fondo i primi romani erano pastori), partorita dalla Dea Madre Aer ( Aeris era un appellativo di  Giunone).

Termine è quindi il figlio-vegetazione della Madre Natura, ma in qualità di termine poneva limiti ai cicli stagionali, alla vita e pure alle proprietà terriere.

Il Dio era garante e custode dei confini delle proprietà e quindi anche dell’inviolabilità del territorio romano.

Aveva una cappella che si innalzava all’interno del tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio.

il dio Terminus. Fonte.

Lo storico romani Tito Livio (59 a.c-17 d.c)  ci racconta che durante la costruzione del tempio di Giove, ai tempi dei Tarquini,  le numerose divinità delle cappelle che si trovavano sul luogo scelto, accettarono di ritirarsi, per lasciare il posto al signore degli dèi.

Solamente il dio Termine si rifiutò di partire, (o meglio non si riuscì a spostare la sua statua) e si dovette includere la sua cappella all’interno del tempio.

Dato però che la sua effigie doveva ergersi sotto il cielo, fu praticata una apertura sul tetto del tempio a suo uso esclusivo in modo che il dio potesse estendere il suo potere all’Universo.

Poiché il dio Termine era stato persino in grado di opporsi all’autorità di Giove, alcuni auguri predissero che i confini dello stato romano non sarebbero mai receduti.
Plutarco ci tramanda che Termine era l’unica divinità romana che rifiutava i sacrifici animali e accettava in dono solo foglie e petali di fiori per ornare i suoi simulacri.

Il 23 febbraio, ultimo mese dell’anno nell’antico calendario, si celebravano le Terminalia, festa dei termini, cioè delle pietre terminali, su cui si ponevano una corona e una focaccia offerta al dio e si consacravano ritualmente le pietre di confine.

Chi non rispettava i confini veniva perseguitato dalle temutissime Furie.

In seguito Termine divenne un epiteto di Giove, come protettore di ogni diritto e di ogni impegno.

VITTORIO EMANUELE

Vittorio Emanuele II di Savoia ( Torino, 14 marzo 1820 – Roma, 9 gennaio 1878) è stato l’ultimo Re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo Re d’Italia (dal 1861 al 1878).

metro
Vittorio Emanuele II, primo Re d’Italia. Fonte.

Affiancato dal presidente del Consiglio Camillo Benso, conte di Cavour, portò a compimento il Risorgimento nazionale con la Proclamazione del Regno d’Italia.

MANZONI

Alessandro Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873), è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo “I promessi sposi”, caposaldo della letteratura italiana. 

I Promessi Sposi
“I Promessi Sposi”

Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver così patrocinato l’unità linguistica italiana.

Alessandro Manzoni
Alessandro Manzoni.

SAN GIOVANNI

Il nome della stazione viene dalla Basilica di San Giovanni in Laterano (nome completo Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano) di Roma.

Giovanni Battista (regno di Erode, fine I secolo a.C. – Macheronte, tra il 29 e il 32 d.C.), è stato un asceta proveniente da una famiglia storica sacerdotale ebraica originaria della regione montuosa della Giudea.

È una delle personalità più importanti dei Vangeli, venerato da tutte le Chiese cristiane e considerato santo da tutte quelle che ammettono il culto dei santi.

La sua vita e predicazione sono costantemente intrecciate con l’opera di Gesù Cristo; insieme a quest’ultimo, Giovanni Battista è menzionato cinque volte nel Corano col nome di Yahyā b. Zakariyyā, come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto.

Giovanni che battezza Gesù. Dipinto di Guido Reni. Fonte.

RE DI ROMA

Il nome fa riferimento al primo periodo della storia di Roma contrassegnato dalla Monarchia.

Secondo la tradizione i Re di Roma furono sette.

A partire da sinistra: Romolo il fondatore di Roma, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma. Fonte.

PONTE LUNGO

Prende il nome dall’omonimo ponte situato nei pressi della stazione in via Appia Nuova.

FURIO CAMILLO

Marco Furio Camillo (in latino Marcus Furius Camillus; 446 a.C. circa – 365 a.C.) fu un politico e militare romano e statista di famiglia patrizia.

Furio Camillo raffigurato negli affreschi della sala dei gigli di Domenico ghirlandaio. Fonte.

Fu censore nel 403 a.C., celebrò il trionfo quattro volte, e fu eletto 5 volte dittatore e fu inoltre onorato con il titolo onorifico di Pater Patriae, ovvero secondo fondatore di Roma dopo Romolo!
A lui si deve la vittoria contro la città etrusca di Veio nel 396 a.c.
Celebre inoltre fu la sua frase “ Non con l’oro, ma con il ferro si salva la patria!” detta mentre il popolo romano, ormai stremato dall’assedio dei galli di Brenno, stava pagando il riscatto per farli ritirare da Roma.

COLLI ALBANI

I Colli Albani (o più propriamente Monti Albani) sono un gruppo di rilievi montuosi, appartenenti all’Antiappennino laziale, che si innalzano nella Campagna romana a sud-est di Roma, costituiti dalla caldera e dai coni interni di un vulcano quiescente: si tratta del cosiddetto Vulcano Laziale, attorno al quale si sviluppa la zona dei Castelli Romani.

I colli Albani. Fonte.

ARCO DI TRAVERTINO

Prende il nome da un arco dell’acquedotto dell’imperatore Claudio costruito con pietra di travertino.

Arco di Travertino
Vista panoramica dell’acquedotto Claudio. Fonte.

PORTA FURBA

Porta Furba (detto anche arco di Sisto V) è l’arco che si forma nell’incrocio tra l’acquedotto Felice e la via Tuscolana nei pressi del quartiere Quadraro a Roma.

L’acquedotto Felice venne fatto costruire da papa Sisto V (il cui vero nome era  Felice Peretti) nel 1589 con lo scopo di risolvere il problema dell’approvvigionamento dell’acqua che affliggeva i Romani in quel periodo.

Fu il primo acquedotto costruito a Roma dopo la fine dell’Impero romano.

La costruzione di Porta Furba volle ricollegarsi stilisticamente alla scuola degli antichi architetti romani, che usavano creare arcate monumentali laddove gli acquedotti intersecavano il passaggio delle grandi vie consolari.

L’origine del nome Porta Furba deriva da un’alterazione della parola “formae” termine che nel medioevo era usata per dare il nome agli acquedotti.

Le iscrizioni sulla porta sono scolpite su marmo e celebrano la costruzione dell’acquedotto.

Porta Furba
Arco di Sisto V. Fonte.

NUMIDIO QUADRATO 

Marco Numidio Quadrato Anniano (Roma, 138 – Roma, 182) è stato un politico romano, nipote dell’imperatore Marco Aurelio

LUCIO SESTIO

Lucio Sestio Laterano (… – …) è stato un politico romano, promotore assieme a Gaio Licinio Calvo Stolone delle leggi Licine Sestie (Leges Liciniae Sextiae) nell’anno 367 a.c.

Fulcro più importante di queste leggi fu la possibilità per la plebe di accedere al consolato, prima appannaggio solo dei patrizi

GIULIO AGRICOLA

Gneo Giulio Agricola (13 giugno 40 – Roma, 23 agosto 93) è stato un politico, militare e generale romano che giocò un ruolo molto importante nella conquista della Britannia.

Con molta probabilità partecipò alla soppressione della rivolta della regina Budicca.

Giulio agricola
Statua di Gneo Giulio Agricola eretta nel 1894. Fonte.

SUBAUGUSTA

La diocesi di Subaugusta (in latino: Dioecesis Subaugustana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

CINECITTA’

Gli Studi di Cinecittà sono un complesso di studi cinematografici di Roma e rappresentano il simbolo dell’industria cinematografica italiana.

Cinecittà
Entrata degli studi di Cinecittà. Fonte.

Qui sono stati girati più di 3000 film, 90 dei quali hanno ricevuto una candidatura all’Oscar, vinta da ben 47 pellicole

ANAGNINA

La via Anagnina è una strada romana che, in parte, corrisponde all’antica via Latina.

Il nome deriva dall’antico collegamento che la strada forniva, con la città di Anagni nel Lazio.

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PERCHE' LE FERMATE DELLA METRO A DI ROMA SI CHIAMANO COSI'?

Bibliografia
Cerchiai, Mainardis, Manodori, matera, Zaccaria, “Storia di Roma Antica”, Newton e Compton editori

Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale

https://www.soprintendenzaspecialeroma.it

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