PETER PAN E L’ISOLA CHE NON C’E'( Parte 1)
Ciao Domini!🍓
Benvenuti in questo nuovo post!
Io sono Domina Fragola e racconto di Storie, Biografie e fatti “Culturosi” con un tocco Nerd!🍓
Oggi proseguiamo la “Peter Pan saga” addentrandoci finalmente nel mondo del romanzo “Peter Pan e Wendy”!
Scopriremo finalmente chi è veramente Peter, la vera storia di Capitan Uncino e di tutti gli altri personaggi del mondo ideato da James Matthew Barrie!
Se siete ancora legati al classico cartone Disney di Peter Pan, bè allora questo post potrebbe leggermente sconvolgervi, perchè l’isola che non c’è è ben più pericolosa di quello che il film vuole farvi credere!
AVVERTENZE DOVEROSE
Tutte le informazioni per questo Post le ho prese direttamente dal romanzo “Peter e Wendy” scritto da Barrie nel 1911.
Non parlerò di quello che succede nel romanzo, ma solo dei personaggi e luoghi che contraddistinguono il mondo fantasy di Peter pan.
Il romanzo è molto piacevole da leggere e non vedo perchè spoilerarvelo!
Per comprendere meglio il mondo di Peter e Wendy, vi consiglio prima di leggere il post precedente su Peter pan nei Giardini di Kensington, dove spiego meglio il passato di Peter.
Fatto queste doverose premesse iniziamo da dove ha inizio l’avventura di Peter e Wendy, ovvero a casa Darling!
LA FAMIGLIA DARLING
La famiglia Darling vive a Londra al numero 14 (non si sa di quale via) e finché non nacque Wendy, Mrs Mary Darling fu il personaggio più importante della casa.
Sono sempre a corto di finanze, ma nonostante questo riescono sempre a sbarcare il lunario, anche con tre figli a carico.
Hanno anche una governante , Liza e una bambinaia, Nana.
MRS MARY DARLING
E’ una donna dolce e protettiva, madre di Wendy, Michael e Jonny.
E’ il primo membro della famiglia Darling ad incontrare Peter Pan.
All’inizio, sentiva spesso i suoi bambini parlare di cose incomprensibili, e tra queste la più ostica aveva il nome di “Peter”.
Non conosceva nessun Peter, eppure eccolo che saltava fuori da ogni dove nelle menti di John e Michael, mentre quella di Wendy cominciava a esserne tutta scarabocchiata.
Dapprima Mrs Darling non capì, ma dopo, ripensando alla sua infanzia, ricordò un Peter Pan che si diceva vivesse con le fate.
Si raccontavano strane storie sul suo conto, ad esempio che quando un bambino moriva Peter lo accompagnava per un tratto di strada perché non avesse paura.
Da bambina credeva a queste storie, ma ora che era una donna sposata, dubitava della sua esistenza.
In realtà Peter visitava casa Darling già da un po’ di tempo e Mrs Darling ne cominciò ad avere qualche sospetto quando, sul pavimento della cameretta dei bambini, scoprì delle foglie, che di certo non erano lì quando i bambini si erano coricati.
Wendy gli spiegò che probabilmente era Peter che ogni tanto entrava nella loro cameretta, si sedeva ai piedi del letto e suonava il flauto per lei, o almeno così credeva. Infatti, non era mai riuscita a svegliarsi e quindi non poteva spiegare come lo sapeva. Lo sapeva e basta.
Ma che questo Peter entrava dalla finestra era cosa piuttosto strana visto che la cameretta dei bambini si trovava al terzo piano…
MR GEORGE DARLING (Agenore nel film Disney)
E’ uno di quegli uomini seri che si intendono di titoli e di azioni, si vantava spesso con Wendy di come sua madre non solo lo amasse, ma lo rispettasse.
Ha dei grossi problemi di autostima e gli serve sempre la conferma degli altri per sentirsi accettato.
È un uomo serio e autoritario, ma solo perché vuole essere riconosciuto da tutti come un uomo importante, in realtà è un uomo semplice, “tanto che sarebbe potuto sembrare ancora un giovanotto, se avesse risolto il problema della calvizie”.
I FIGLI DEI DARLING
I figli dei Darlin sono tre, la maggiore è Wendy, poi arrivarono John e Michael.
Per un paio di settimane dopo la nascita di Wendy, i Darling furono indecisi se tenerla perché era un’altra bocca da sfamare e loro stavano già messi abbastanza male con le finanze.
Ma dopo aver fatto parecchi conti e accertandosi su quali spese risparmiare Mr Darling decise di tenerla per la gioia della signora Darling.
Lo stesso trambusto si ripeté con la nascita di John, mentre Michael se la cavò per il rotto della cuffia.
NANA
E’ la bambinaia dei tre fratelli Darling.
Fino ai primi decenni del 1900, era cosa del tutto normale per le famiglie inglesi rispettabili avere una bambinaia, e Mrs Darling non voleva essere da meno.
Ma dal momento che non erano facoltosi, presero come bambinaia un’intraprendente Terranova femmina, di nome Nana.
I Darling l’avevano conosciuta ai Giardini di Kensington, dove Nana soleva trascorrere la maggior parte del suo tempo libero a ficcare il naso nelle carrozzine.
Era particolarmente odiata dalle bambinaie sbadate perché le seguiva fino a casa e denunciava la loro trascuratezza alle padrone.
Una volta assunta Nana si rivelò un tesoro di bambinaia.
Era sempre vigile durante l’ora del bagnetto e si svegliava a qualunque ora della notte se udiva il minimo accenno di pianto.
Ovviamente, la sua cuccia si trovava nella stanzetta dei bambini.
Aveva un intuito particolare per le malattie: sapeva quando la tosse era una cosa da niente e quando, invece, era grave.
Mr Darling sapeva che non avrebbero potuto trovare una bambinaia migliore, anche se a volte si chiedeva, non senza un certo disagio, cosa ne pensassero i vicini.
Aveva il suo prestigio da salvaguardare.
Nana lo preoccupava anche per un altro motivo.
A volte lo sfiorava il dubbio che il cane non lo ammirasse, anche se Mary lo rassicurava sempre del contrario.
LE ISOLE CHE NON CI SONO
Nel mondo di Peter Pan c’è un’Isola che non c’è per ogni bambino, e sono tutte differenti.
Probabilmente anche voi che state leggendo ne avrete avuta una tutta per voi.
In quella di John, per esempio, c’è una laguna sopra la quale volano fenicotteri che John abbatte con un fucile.
In quella di Michael si dorme in una tenda indiana, e in quella di Wendy c’è una casa di foglie abilmente intrecciate tra loro e si prende cura di un cucciolo di lupo abbandonato.
Nell’insieme, però, tutte le Isole che non ci sono hanno una somiglianza familiare.
Queste isole che non ci sono si trovano nei sogni dei bambini ed ogni bambino ha la sua personale.
Ma l’isola che non c’è di Peter Pan è ben diversa perchè è reale.
COME L’AVVENTURA DI WENDY EBBE INIZIO
MRS MARY DARLING INCONTRA PETER
Come ho accennato nel paragrafo su Mrs Darling, fu proprio lei ad incontrare Peter anche se non lo capì subito.
Quella notte, i tre bambini erano a letto.
Nana aveva la serata libera e ci aveva pensato Mrs Darling a lavarli e a cantare loro la ninnananna finché non erano scivolati nel mondo dei sogni.
Mrs Darling si sedette accanto al fuoco, con l’animo tranquillo, a cucire.
A un tratto il cucito le scivolò in grembo e si addormentò.
Ma mentre stava sognando, la finestra della stanza si spalancò e un ragazzo atterrò sul pavimento.
Al suo seguito c’era una strana luce, non più grande di un pugno, che sfrecciava per la stanza come una creatura viva.
Fu questa luce a destare Mrs Darling.
Mrs Darling si svegliò con un grido, vide il ragazzo e capì subito che si trattava di Peter Pan.
Subito arrivò Nana in soccorso, di ritorno dalla sua uscita serale.
Si avventò con un ringhio sul ragazzo che volò via agilmente dalla finestra.
Mrs Darling urlò di nuovo, questa volta per paura che il ragazzo fosse morto, e scese di corsa in strada alla ricerca del suo corpicino, ma non ve n’era traccia.
Quando ritornò nella cameretta, Nana stringeva qualcosa tra i denti.
Era l’ombra del ragazzo.
La finestra, sbattendo con forza, l’aveva strappata al suo proprietario.
Mrs Darling allora mise quell’ombra dentro ad un cassetto.
Cercò anche di parlare di quel che era successo con il marito, ma non ci riuscì mai…
L’ULTIMA SERA A CASA
Peter tornò a riprendersi la sua ombra una settimana dopo, un venerdì che non sarebbe mai stato dimenticato dai coniugi Darling.
Era cominciata in modo del tutto normale, uguale a cento altre sere.
I coniugi Darling dovevano andare ad una festa che si teneva lì vicino al numero 27 e si stavano preparando, mentre Nana portava a letto i bambini.
Poi arrivò Nana con la medicina per i bambini, ma loro non la volevano prendere e così Mr Darling che anche lui doveva prendere una medicina, su consiglio di Wendy, disse ai bambini che l’avrebbero bevuta insieme, ma invece al momento di berla se la gettò indietro.
I tre lo guardarono indignati.
Allora Mr Darling fece anche di peggio, per fare uno scherzo a Nana gli mise di nascosto la sua medicina nella ciotola e gliela fece bere.
Nana scodinzolò, corse alla ciotola e cominciò a leccare. Poi guardò a lungo Mr Darling, con dei grandi occhi offesi.
Mr Darling si vergognava terribilmente di quello che aveva fatto, ma non l’avrebbe mai ammesso. E i suoi figli lo guardavano sempre più indignati.
Allora Mr Darling si arrabbiò e buttò Nana fuori di casa legandola alla cuccia in giardino.
Si sentì di nuovo un uomo autoritario.
Era determinato a dimostrare chi portava i pantaloni in quella casa.
Ma fu proprio il cacciare Nana fuori di casa, che permetterà a Peter di entrare indisturbato quella sera..
L’INCONTRO TRA PETER E WENDY
Appena i Darling se ne furono andati, una figura seguita da una luce entrò dalla finestra della cameretta dei tre fratelli.
La luce frugò in ogni cassetto della cameretta, in cerca dell’ombra di Peter.
In realtà, non era una luce, emanava luce perché si spostava a gran velocità, ma in realtà era una fata, non più grande di un pugno, ma che ancora doveva crescere.
Si chiamava Campanellino.
La figura invece era Peter Pan.
Aveva trasportato Campanellino per buona parte del viaggio e la sua mano era ancora impregnata di polvere fatata.
Campanellino gli disse che l’ombra era stata riposta dentro il cassettone.
Peter allora prese subito la sua ombra e per la gioia non si accorse di aver chiuso Campanellino nel cassettone.
Cercò di incollarsela addosso con del sapone trovato in bagno, ma non ci riuscì.
Allora si sedette a terra e cominciò a piangere. I suoi singhiozzi svegliarono Wendy che si mise a sedere sul letto. Vide lo sconosciuto che piangeva sul pavimento della sua cameretta, ma non si spaventò.
Anzi gli chiese con gentilezza perchè piangeva.
Allora Peter che aveva imparato le buone maniere alle feste delle fate si alzò e fece uno splendido inchino.
I due si presentarono e Wendy gli chiese dove vivesse e dove fosse sua madre, ma Peter le rispose con un misterioso «Seconda a destra e poi dritto fino al mattino», in quanto alla madre, Peter le disse che non ne aveva bisogno.
Wendy, invece, ebbe subito la sensazione di trovarsi davanti a una tragedia e pensò stesse piangendo perchè non aveva la mamma.
Peter indignato le rispose che stava cercando di attaccare la sua ombra.
Wendy vide l’ombra tutta sporca sul pavimento e non poté fare a meno di sorridere quando si accorse che Peter aveva cercato di riattaccarla col sapone. Tipico dei bambini!
Fortunatamente si offrì di cucirla, (Peter non sapeva cosa significa cucire) prese il cestino da cucito e attaccò l’ombra ai piedi di Peter e la sua ombra, tornò al suo posto.
Peter iniziò a saltare per la cameretta, ebbro di gioia.
Aveva già dimenticato che doveva la sua felicità a Wendy ed era convinto di essersi cucito da sé la sua ombra.
Purtroppo Peter era il bambino più presuntuoso della terra.
Wendy ne rimase profondamente offesa e si girò ignorandolo.
Peter si sedette in fondo al letto, si scusò alla fine le sussurrò, “con un tono a cui nessuna donna è mai riuscita a resistere, che una ragazza vale più di venti ragazzi”.
Wendy allora lo perdonò e si sedette accanto a lui ai piedi del letto.
Gli disse anche che, se voleva, gli avrebbe dato un bacio.
Peter, però, non sapeva cosa fosse un bacio e tese la mano, in attesa.
Allora Wendy, per non offendere i suoi sentimenti, gli diede un ditale.
Peter chiese se anche lui poteva darle un bacio e gli mise in mano un bottone di ghianda, che Wendy si si fece infilare nella collana che portava al collo.
Lo fece, e fu davvero una fortuna, perché in seguito quel bottone le avrebbe salvato la vita.
Peter raccontò a Wendy del suo passato e che ora viveva nell’isola che non c’è, e che conosceva le fate (del passato di Peter ne parlerò nel paragrafo su di lui).
Wendy era affascinata dal fatto che Peter fosse amico delle fate
Ad un certo punto Peter si chiese dove fosse Campanellino.
La liberò dal cassetto e Campanellino cominciò a sfrecciare per la stanza, urlando di rabbia.
Peter chiese a Campanellino con tono amichevole, se voleva diventare la fata di Wendy.
Campanellino rispose con un’affermazione insolente, in sostanza disse che Wendy era grossa e brutta e che lei è la fata di Peter e dopo uno «Stupido somaro» rivolto a Peter, e sfrecciò in bagno arrabbiata.
Si sedettero entrambi e Peter raccontò a Wendy che ora viveva con i Bimbi Sperduti che si trovano nell’isola che non c’è.
Dopo aver spiegato che i Bimbi sperduti erano solo maschi perchè le femmine sono troppo intelligenti per cadere dalle culle, Wendy orgogliosa gli permise dargli un bacio, ma si era dimenticata che Peter non ne sapeva nulla di baci.
Peter quindi fece per ridarle il ditale.
Wendy si corresse subito, dicendogli che poteva dargli un ditale e lo baciò.
Allora felice anche Peter gli diede un ditale (cioè un bacio) ma subito Campanellino si mise a tirare i capelli a Wendy.
Campanellino era terribilmente gelosa di Wendy e la riempì di insulti.
Peter non capì il perchè di questo suo strano comportamento.
Wendy rimase un po’ delusa quando Peter ammise di essere venuto alla finestra della sua cameretta non per vedere lei, ma per ascoltare delle favole.
Perché né lui, né i Bimbi Sperduti ne conoscevano.
Quindi Peter veniva ogni notte ad ascoltarle per poi raccontarle ai Bimbi sperduti (in quelle sere Mary Darling stava raccontando la fiaba di Cenerentola).
Wendy allora si offrì di venire all’isola che non c’è per raccontargli altre storie, Peter entusiasta le propose di venire a fare la mamma da loro, rammendare i vestiti e fare delle tasche per lui e i Bimbi sperduti.
Wendy non poteva resistere!
Però voleva che venissero anche i suoi due fratelli.
Così li svegliarono.
Peter aveva ancora della polvere di fata sulla mano così la sparse attorno ai tre fratelli che iniziarono a volare.
Nel frattempo Nana ebbe un brutto presentimento e allarmata, ruppe la catena e corse al numero 27 per avvertire i coniugi Darling che i bambini erano in pericolo.
Mr e Mrs Darling capirono immediatamente che stava succedendo qualcosa di brutto nella cameretta dei bambini e, senza salutare la padrona di casa, si lanciarono in strada.
Ma era troppo tardi, i tre piccoli Darling erano scappati via…
CONTINUA A LEGGERE LA SECONDA PARTE “I LUOGHI DELL’ISOLA CHE NON C’E'”
Su “Peter Pan e l’isola che non c’è” ho realizzato anche il video su Youtube ⬇️