BREVISSIMA STORIA DEL CALENDARIO OCCIDENTALE
Ciao Domini benvenuti in questo nuovo post!
Oggi voglio farvi un brevissimo riassunto sulla Storia del Calendario Occidentale.
Questo post è nato in realtà come appendice del post “Il vero significato di marzo”, dove spiego che Marzo nell’Antica Roma, era il mese dedicato al dio Marte e che anticamente era il primo mese dell’anno.
Ma non perdiamo altro tempo e torniamo indietro nell’ Antica Roma, precisamente nella sua prima fase monarchica, quella dei mitici 7 re di Roma!
IL PRIMO CALENDARIO DI ROMOLO
Secondo la tradizione, il primo calendario romano fu istituito nel 753 a.C. da Romolo, fondatore di Roma, nonchè suo primo Re.
E si pensa fosse composto da 10 mesi, di cui il primo mese dell’anno era Marzo, il mese di Marte.
I primi mesi prendevano il nome dalle principali divinità legate alle attività umane: Marte (la guerra), Afrodite (l’amore), Maia (la fertilità della terra) e Giunone (la maternità e la procreazione); gli altri avevano il nome che ricordava la loro posizione nel calendario: quintilis derivava da cinque, sextilis da sei, september da sette, october da otto, november da nove e december da dieci.
Si pensa che in origine questo calendario fosse di tipo lunare, diviso in dieci mesi con inizio alla luna piena di marzo (il 15).
Che fosse un calendario lunare c’è lo dice la stessa parola “mese”.
COSA SIGNIFICA MESE?
Il termine “mese” deriva dal latino mensis (che a sua volta ha origine indeuropea) che voleva dire “Luna”.
Mensis ha la stessa radice dell’inglese moon e del tedesco mond, entrambe parole che ancora oggi significano luna.
La prova che i mesi originariamente erano 10 la troviamo anche nel nostro calendario con i mesi di settembre, ottobre, novembre, dicembre (cioè settimo, ottavo, nono e decimo mese dell’anno).
Oggi ovviamente i nomi di questi ultimi quattro mesi non hanno più significato.
In totale, quindi, il calendario di Romolo durava 304 giorni, ma c’erano circa 61 giorni di inverno che non venivano assegnati ad alcun mese: in pratica, dopo dicembre, si smetteva di contare i giorni per riprendere nuovamente il conteggio al marzo successivo.
Ovidio nei suoi Fasti spiega che Romolo creò il primo calendario basandosi sul periodo di gestazione del nascituro nel grembo materno.
Parte della critica moderna ritiene che il calendario romano sia sempre stato della durata di dodici mesi, relegando quindi a leggenda il calendario romuleo in dieci mesi.
IL CALENDARIO DI NUMA POMPILIO
Ad aggiungere altri due mesi nel calendario, secondo la leggenda, fu Numa Pompilio ( 754 a.C. – 673 a.C.) il secondo re di Roma, che “inventò” i mesi di gennaio e febbraio.
Complessivamente, egli aggiunse 51 giorni ai 304 del calendario di Romolo, togliendo un giorno da ciascuno dei sei mesi che ne avevano 30 (facendoli così diventare dispari), e aggiungendone 57 coi mesi di gennaio e febbraio.
A gennaio vennero assegnati 29 giorni e a febbraio 28.
Degli undici mesi con un numero dispari di giorni, quattro ne avevano 31 e sette ne avevano 29. Poiché i numeri pari erano ritenuti sfortunati, febbraio fu considerato adatto come mese di purificazione.
Esso fu diviso in due parti, ciascuna con un numero dispari di giorni: la prima parte finiva il giorno 23 con i Terminalia, considerati la fine dell’anno religioso, mentre i restanti cinque giorni formavano la seconda parte.
Per mantenere l’anno del calendario allineato all’anno solare, venne aggiunto ogni tanto un mese intercalare, il Mercedonio o Mensis Intercalaris, tra la prima e la seconda parte di febbraio. Di fatto, il mercedonio assorbiva i cinque giorni della seconda parte di febbraio, lasciando inalterate date e festività.
L’anno intercalare, con l’aggiunta del mercedonio, risultava di 377 o 378 giorni, a seconda che esso iniziasse il giorno dopo o due giorni dopo la Terminalia. Il mercedonio aveva 27 giorni: le none cadevano il 5° giorno e le idi il 13° giorno.
La decisione di inserire il mese intercalare spettava al Pontefice Massimo (il massimo grado religioso nella Roma Antica) e in genere veniva inserito ad anni alterni.
IL CALENDARIO GIULIANO
Giulio Cesare (101 a.c- 44 a.c) portò la durata dell’anno a 365 giorni e introdusse l’anno bisestile: le riforme al calendario giuliano furono completate sotto il suo successore Augusto, che lo rimise in ordine dopo le guerre civili.
Quintilis fu ribattezzato Iulius (giugno) nel 44 a.C. in onore a Giulio Cesare e Sextilis fu ribattezzato Augustus (agosto) nell’8 a.C. in onore allo stesso Augusto, in quanto quest’ultimo durante questo mese era divenuto per la prima volta console e aveva ottenuto grandi vittorie.
IL CALENDARIO GREGORIANO
Il calendario giuliano rimase in vigore per molti secoli anche dopo la caduta dell’impero romano, sostituito solo nel 1582 da papa Gregorio XIII e chiamato di conseguenza gregoriano.
Il calendario Giuliano infatti era spostato di 11 minuti ogni anno solare, mentre quello gregoriano solo 26 secondi.
Il calendario Gregoriano è il calendario che usiamo ancora oggi e conta 12 mesi con 365 giorni l’anno più uno con l’anno bisestile.
Se ti interessa parlo della Storia del Calendario Occidentale anche qui⬇️
BIBLIOGRAFIA
-Cerchiai, Mainardis, Manodori, Matera, Zaccaria, “Storia di Roma Antica”, Newton Compton Editori, 2000.
-Karl, Wilhelm Weeber, “Vita quotidiana nell’Antica Roma” Newton Compton Editori, 2007.
SITOGRAFIA