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COSA SONO LE DINASTIE EGIZIE? (Introduzione all’Antico Egitto)

Ciao Domini benvenuti in questo nuovo post!

Oggi per la rubrica “Introduzione all’Antico Egitto”, parliamo delle Dinastie Egizie. 

Che cosa sono? 

In genere le datazioni riguardanti l’Antico Egitto sono quasi sempre indicate con le “dinastie” che corrispondono a gruppi di faraoni accomunati da parentela o residenza reale.

Le dinastie Egizie nel corso della Storia dell’Antico Egitto

Le dinastie egizie sono tradizionalmente 30.

Questa suddivisione in 30 dinastie, che noi adottiamo ancora oggi, si basa sugli scritti di Manetone, sacerdote originario di Sebennito (città situata al centro del Delta del Nilo) che ricostruì la storia dell’Egitto probabilmente durante il regno di Tolomeo II (282-246 a.C.).

Busto di Tolomeo II

L’obiettivo di questa ricerca era di far conoscere meglio il Paese ai nuovi dominatori macedoni arrivati dopo la conquista di Alessandro Magno (332 a.C.). 

Il risultato fu l’opera Aegyptiaca, che purtroppo è giunta a noi solo attraverso i testi di storici posteriori tardoromani.

Per la sua ricerca, Manetone consultò documenti ufficiali conservati negli archivi dei templi che presentavano vere e proprie liste di faraoni.

La sua lista di dinastie inizia dall’ unificazione del paese ad opera di Menes, cui è stato assimilato Narmer (il faraone della famosa tavoletta di Narmer), fino alla conquista macedone.

Ci sono altri documenti conosciuti che parlano delle dinastie dei Faraoni, uno di questi risale alla V dinastia ed è il primo documento conosciuto che attesti l’esistenza delle dinastie egizie, si tratta della pietra di Palermo.

LA PIETRA DI PALERMO

Stampa della Pietra di Palermo

La pietra di Palermo appartiene alla categoria degli Annali.

Si tratta del più antico annale regale conosciuto dell’Egitto faraonico, e costituisce una fonte fondamentale per la ricostruzione della fase dell’Antico Regno della civiltà egizia.

Si tratta di una lastra di pietra nera frammentaria, di 43 cm di altezza per 30,5 di larghezza, che reca la lista dei re d’Egitto a partire da Aha, primo sovrano della I dinastia, sino, almeno, a Neferirkara, Terzo re della V dinastia.

Riporta inoltre i nomi delle loro madri ed il livello raggiunto anno per anno dalle piene del Nilo: nomi non riportati da altre fonti a noi pervenute.

Si ritiene che in origine avesse una lunghezza di circa 2 metri ed una altezza di 60 centimetri.

Teca con Pietra di Palermo con dietro la ricostruzione della lastra originale

Purtroppo il documento è incompleto e la sua origine è ignota: è entrato al museo di Palermo (Museo archeologico Salinas) in seguito a un lascito proveniente dal donatore privato Ferdinando Gaudiano nel 1877, mentre l’origine del reperto fu identificata dall’egittologo Johan Heinrich Schäfer.

Negli anni successivi, nel commercio antiquario sono comparsi sei nuovi frammenti della pietra, ora conservati al museo del Cairo e agli University College di Londra.

Di questi altri frammenti però, sono stati posti in dubbio sia l’originalità, sia la loro stessa appartenenza alla pietra di Palermo, e da quasi un secolo, sono oggetto di una vivace polemica tra gli studiosi.

Ci sono incertezze riguardo alla data di creazione della Pietra di Palermo.

La datazione più probabile della realizzazione della stele è la metà della V dinastia tra il 2500 a.C. e il 2350 a.C. circa durante l’ Antico Regno.

La collocazione originale della stele è sconosciuta, ma si ipotizza che sia stata ritrovata ad Heliopolis (oggi nella periferia di Il Cairo)  o nelle rovine del tempio di Ptah a Menfi. 

IL CANONE DI TORINO (O PAPIRO DEI RE)

I frammenti rimasti del papiro dei re

Un’altra importante opera, che ci attesta l’esistenza delle dinastie di faraoni, è il papiro dei re (o meglio i frammenti del papiro) compilato sotto il regno di Ramses II, che reca un elenco di Faraoni suddiviso in dinastie, dalle origini al Nuovo Regno.

E’ redatto in ieratico (una sorta di geroglifico corsivo), che riporta, oltre a una introduzione sui re divini e semidivini del periodo predinastico dell’Egitto, l’elenco dei sovrani dall’unificazione dell’Alto e Basso Egitto fino ai faraoni del Nuovo Regno, insieme con il numero dei loro anni e, talvolta dei mesi e dei giorni, di regno.

È conservato presso il Museo Egizio di Torino.

Il Museo Egizio di Torino

E’ scritto con inchiostro nero e rosso in caratteri ieratici, sul verso di un registro delle tasse scartato, durante il regno di Ramses II.

Il papiro misurava circa 42 cm di altezza, e circa 1,70 m di lunghezza, ed era in origine composto (probabilmente) da quattro fogli di una quarantina di centimetri incollati assieme.

Allo stato attuale di conservazione consiste in poco più di 300 frammenti.

I frammenti originali del Papiro dei re

Il manoscritto fu individuato e descritto per la prima volta da Jean-François Champollion ( il primo ad aver decifrato i geroglifici nel 1822), nel 1824 , che scrisse i risultati del suo studio nello stesso anno.

Jean-François Champollion

Queste 30 dinastie di faraoni hanno governato l’Egitto per quasi 4000 anni.

Per saperne di più vi lascio il video del canale Youtube dove spiego le dinastie e la cronologia dell’Antico Egitto in breve ⬇️

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