NELLA REGGIA DI HAMPTON COURT IN INGHILTERRA (Prima parte)
Salve a tutti, ragazz🍓, Come state?
Oggi vi porto con me a visitare l’incredibile palazzo di HAMPTON COURT in Inghilterra !
Ovvero il palazzo del sanguinario re Enrico VIII e delle sue sei mogli!
Visto che non uscivo dall’Italia dall’inizio della pandemia, io e Paola, la mia amica costumista di abiti storici, abbiamo deciso di fare un bel viaggetto a Londra a settembre.
E sì, sono finalmente tornata in Inghilterra dopo tanto tempo!
Ci siamo dette: dopo una pandemia, una crisi economica, climatica e una probabile guerra nucleare, cos’altro mai potrà accadere?
L’8 settembre è morta la regina Elisabetta II
Daje
Il momento perfetto per andare a Londra.
Scherzi a parte, avevamo già prenotato i biglietti molto tempo prima e niente ci avrebbe impedito di partire!
Ed ecco che il 14 settembre siamo atterrate in un’ Inghilterra in pieno lutto nazionale..
Fortunatamente (per noi) eravamo già state a Londra parecchie volte, quindi “il grosso” era già stato visto.
E, con tutto il rispetto per la Regina, non avevamo alcuna intenzione di fare chilometri di fila, per visitare le sue spoglie a Westminster, visto che avevamo solo due giorni di tempo.
Era arrivato il tempo di allargare i nostri orizzonti ed esplorare fuori la grande metropoli di Londra.
E dove potevano andare una fissata con la Storia, e una costumista di abiti storici se non ad HAMPTON COURT?
Possiamo definirla “la Versailles Inglese”, si tratta infatti di una reggia reale protagonista degli intrighi di corte di Enrico VIII e delle sue sei mogli!
Ma quanto piace agli inglesi questa storia!
UN PICCOLO RIPASSO SU CHI ERA ENRICO VIII TUDOR
Enrico VIII (1509-1547) fu quel simpatico re che fece un casino per divorziare dalla sua prima moglie (Caterina con cui è stato per vent’anni) per sposare la dama di corte Anna Bolena.
Che problema c’è direte voi.
A quei tempi l’Inghilterra era cattolica ed era molto complicato divorziare.
Insomma per farlo, il re, doveva chiedere il permesso addirittura al Papa di Roma!
Enrico fece proprio così, ma il Papa non glielo concesse.
Enrico se ne sbattè altamente e divorziò lo stesso dalla prima moglie.
La Chiesa cattolica non perdonò mai l’affronto e da quel momento la chiesa d’Inghilterra si separerà da quella di Roma per sempre.
Enrico VIII sposò la sua amata Anna Bolena e vissero tutti felici e contenti..
Scherzo.
La farà ammazzare qualche anno dopo con l’accusa di adulterio.
Tanto se ne era già trovata un’altra.. ma di questo parleremo più avanti.
Se volete saperne di più su Enrico e le sue allucinanti vicende matrimoniali sto scrivendo un post.
proprio sulle 6 SFORTUNATE MOGLI DI ENRICO VIII!
SPOILER SU ANNA BOLENA
La figlia di Anna Bolena, Elisabetta I diventerà una delle più grandi regnanti d’Inghilterra (in barba al papà psicopatico).
E dopo questo breve preambolo è ora di tuffarci indietro nel tempo per scoprire questo antico palazzo del 1500, come si viveva, e come si moriva (male), ma anche come si andava al bagno!
COME ARRIVARE AD HAMPTON COURT
L’Hampton Court Palace si trova nel distretto londinese di Richmond upon Thames.
Arrivarci è molto semplice, vi basta andare alla stazione London Waterloo (è una stazione della metro) e prendere il treno della linea South West Trains, sarete ad Hampton in 35 minuti circa.
Il prezzo si aggira sulle 26 sterline che comprendono anche la visita ai giardini.
Noi abbiamo prenotato direttamente online dall’Italia.
Se volete andarci senza prenotazione, vi consiglio comunque di dare un’occhiata al sito ufficiale per vedere se quel giorno è aperto.
STORIA DI HAMPTON E COSA VEDERE
LA NASCITA DI HAMPTON E L’EPOCA DI ENRICO VIII
In realtà Hampton ha origini medievali, il palazzo infatti era di proprietà dell’ordine dei Cavalieri Ospitalieri.
Ma iniziò a diventare famoso solo in epoca Tudor (1485 – 1603) in pieno Rinascimento, quando il cardinale Thomas Wolsey (1471 – 1530), arcivescovo di York, Primo Ministro e favorito del re d’Inghilterra Enrico VIII, lo prese come sua residenza nel 1514.
All’epoca Wolsey era il più influente personaggio religioso e politico del tempo e trasformò questa residenza di campagna in un palazzo dove intrattenere e ricevere dignitari stranieri.
Nei successivi 7 anni, Wolsey impiegò molto denaro per far diventare il palazzo uno dei più lussuosi e grandiosi del Paese, spendendo una cifra assurda di 200’000 corone d’oro.
Il primo cortile del palazzo, detto corte interna, fu una sua creazione, come pure il secondo detto il cortile dell’orologio, che conteneva anche le sue camere.
Naturalmente, soltanto le persone importanti entravano a palazzo dalla corte interna.
I servitori e gli altri membri del personale di corte usavano l’altro grande ingresso a sinistra, chiamato Porta di Seymour.
La corte interna era destinata agli alloggi (completi di camino e bagno privato!), per ospiti e cortigiani mentre nella seconda corte si trovavano i lussuosi appartamenti destinati al re e alla sua famiglia.
LA FONTANA TUDOR
Sulla piazza della corte interna c’è una riproduzione della Fontana del vino di Enrico VIII.
E’ stata messa proprio nel punto dove è stata rinvenuta la base ottagonale di una fontana Tudor originale.
Usciva davvero vino dalla fontana?
A giudicare dalle statue di gente ubriaca, si.
Beati loro.
I VOLTI DEGLI IMPERATORI ROMANI
Sparsi per le piazzole di Hampton Court noterete dei bassorilievi di imperatori romani. Che ci fanno qui in Inghilterra?
La risposta é semplice, Wolsey li commissionò ad uno scultore fiorentino, Giovanni da Maiano, per ostentare la sua la sua sofisticata educazione.
IL CORTILE DELL’OROLOGIO
Il cortile dell’orologio, è il cuore del palazzo, e prende il nome dal grande orologio astronomico, esposto nella piazza.
Questo magnifico orologio ha più di 450 anni!
Il suo complesso meccanismo e i quadranti dorati mostrano un mondo medievale in cui il sole orbita attorno alla terra.
Fu realizzato nel 1540 da un giovane francese Nicholas Oursian.
Era un orologio altamente tecnologico per l’epoca, pensate che indica persino l’ora dell’alta marea (un’informazione utile per chi viaggiava via fiume come Enrico e la sua corte).
Ma torniamo al nostro ricco cardinale Wolsey.
Nel 1525 Hampton Court era ormai diventato un vero e proprio Palazzo, che Wosley donò formalmente a Enrico VIII, continuando tuttavia ad ampliarlo.
Ma tutto questo impegno non bastò, perchè alla fine il ricco Cardinale cadde in disgrazia quando non riuscì a convincere il Papa ad annullare il matrimonio reale tra Enrico VIII e sua moglie Caterina d’Aragona (la sua prima moglie) e nel 1529 Enrico VIII lo allontanò da Hampton definitivamente.
Wosley morirà di stenti l’anno dopo..
Sarà a quel punto che Enrico VIII eleggerà il palazzo come una delle sue residenze.
LA GRANDE SALA
La grande sala è la stanza più grande del palazzo.
Veniva usata quotidianamente come mensa per il personale di basso rango della corte di Enrico VIII.
Qui circa 600 persone, suddivise in due turni, consumavano due pasti al giorno!
I pasti venivano portati dal personale delle cucine lì vicino.
Sulle cucine di Hampton Court farò un post a parte, perchè si tratta di cucine del 1500 rimaste ancora in ottimo stato!
Nelle occasioni speciali tuttavia, sui muri venivano esposti degli arazzi, dai soffitti pendevano dei candelabri e la luce di centinaia di candele trasformava il salone in un luogo magico per ospitare una fantastica festa mascherata a corte.
Il soffitto, di un color legno scuro, fu progettato da James Nedeham, mastro falegname del re ed era dipinto di blu rosso e oro.
Gli arazzi di questa sala, rappresentanti la storia di Abramo, che ricoprono oggi i muri del salone, furono commissionati da Enrico e probabilmente esposti per la prima volta in occasione della visita di un rappresentante francese nel 1546.
La grande sala ospitava rappresentazioni teatrali e danzanti; Enrico stesso, nella prima fase del suo regno, amava essere il protagonista di spettacoli cavallereschi, nei quali innocenti damigelle venivano salvate da castelli pieni di pericoli (il chè fa ridere visto che il vero pericolo per le damigelle diventerà lui).
In fondo alla sala si trova la tavola del re e della regina.
Si dice che il re non amava mangiare in questa sala e preferiva stare nei suoi appartamenti privati.
LA GRANDE SALA AL TEMPO DEGLI STUART
L’intrattenimento a Corte non finì con Enrico VIII.
Anche la Corte degli Stuart usò La Grande Sala di Enrico VIII per alcuni degli spettacoli teatrali più importanti.
Lo stesso Shakespeare (1564 – 1616) si esibì qui al cospetto di Giacomo I (1566 – 1625) in qualità di membro degli Uomini del Re (la compagnia di attori di cui fece parte Shakespeare per gran parte della sua carriera).
A quanto pare agli Stuart piaceva un sacco fare baldoria, ballare e bere fino all’alba.
Per capire il livello del casino che doveva esserci, ecco come li descrisse un osservatore del tempo:
“afferravano il cibo come delle arpie… ribaltarono Il tavolo e il fracasso dei vassoi di vetro mi ricordò il rumore di una terribile pioggia di grandine estiva, che frantumava le finestre di vetro”.
Bè che dire gli Stuart sapevano divertirsi.
GLI ARAZZI DI HAMPTON COURT
Wosley adornò Hampton con centinaia di preziosi arazzi.
Oggi può sembrare strano ma, in epoca Tudor era molto di moda usare gli arazzi per ostentare la propria ricchezza e la propria immagine personale (identificandosi con le storie raccontate nelle immagini).
Quando Wolsey cadde in disgrazia nel 1529 aveva ammassato circa 600 arazzi ad Hampton Court.
La collezione di Wolsey influenzò inevitabilmente i gusti del giovane Enrico VIII, che quando entrò in possesso di Hampton Court si tenne tutti gli arazzi per sé e iniziò a collezionarne altri.
SI calcola che alla sua morte nel 1547, Enrico possedeva oltre 2000 arazzi!
Il che faceva probabilmente della sua collezione la più vasta del mondo.
Avere arazzi in casa era un grande lusso perché occorreva moltissimo tempo per fabbricarli.
Pensate che la realizzazione di una serie di arazzi, per arredare le pareti di una stanza, poteva tenere impegnata una squadra di lavoranti per 2 anni!
Nelle occasioni speciali o durante le festività religiose, gli arazzi venivano appesi in tutto il palazzo, mentre quelli più raffinati, confezionati in seta e a volte oro, venivano riservati per le stanze del re.
Un Ambasciatore in visita a Wolsey rimase colpito dal fatto che tutte le otto stanze da lui attraversate erano arredate con arazzi, che venivano cambiati una volta la settimana.Di questa collezione un tempo grandiosa, sono soltanto 30 gli arazzi sopravvissuti fino ad oggi, si tratta di capolavori che riescono ancora a trasmettere l’idea di come potesse apparire il palazzo ai tempi di Enrico VIII.
LA SALA DEL CORTEO DEL RE
Le occasioni di vedere il re non erano moltissime per i Cortigiani.
Il momento migliore per riuscire ad incontrarlo era quando il re dai suoi appartamenti andava fino alla cappella per pregare la domenica, o nei giorni di festa.
I Cortigiani attendevano di essere visti dal re allineati lungo questo percorso.
La sala del corteo del re è provvista di camino, un bagno, e persino di parecchi giochi da tavolo indispensabili per ingannare l’attesa nel vedere il re, che a volte poteva rivelarsi molto lunga.
LA STANZA DEI PAGGI
Questa piccola stanza laterale, attaccata a quella del Corteo, veniva usata dai Paggi reali, che avevano il compito di assistere i Cortigiani nell’adiacente sala delle guardie reali.
ANDARE IN BAGNO AD HAMPTON IN EPOCA TUDOR
Ad Hampton Court, dai grandi monarchi agli sguatteri, tutti prima o poi dovevano andare in bagno,
Per i reali, l’esperienza era confortevole e relativamente privata, anche ai Cortigiani più importanti andava molto bene, perchè potevano disporre di bagni privati e usare i vasi da notte.
La stessa cosa non poteva dirsi per la servitù.
COME ANDAVA AL BAGNO IL RE
Enrico VIII ad possedeva parecchie “comode” ovvero delle piccole panchette imbottite con un foro nel mezzo che si posizionavano sopra il vaso da notte.
Un modello sempre per il re era l’imbottito con velluto nero decorato con piume di Cigno con 2000 chiodi dorati!
Nei suoi appartamenti privati, Enrico VIII era assistito da alcuni gentiluomini nella sua Camera Privata; si trattava dei membri più anziani della Corte.
Il primo tra loro era il Gentiluomo del Vaso (Groom of the Stool) il cui ruolo era di accompagnare il re “quando va ad espellere acqua nella sua camera da letto”.
È difficile per noi comprendere come si trattasse in realtà di un ruolo molto ambito, poiché implicava una vicinanza molto intima al re e, potenzialmente, molto influente!
La salute del re, compresa la sua attività intestinale, era seguita con grande interesse a corte.
In un’occasione, quando Enrico era malato, i medici gli somministrano un clistere per liberare l’intestino. Quella notte il re “si alzò per sedersi sulla comoda e grazie l’effetto dei medicinali e del clistere somministrati a Sua Maestà in precedenza, egli evaquò in modo soddisfacente”
COME ANDAVA LA BAGNO LA SERVITU’
I membri della corte di grado Inferiore usavano “La grande casa del sollievo”
per fare i propri bisogni.
Conosciuta anche come “Common Jakes” questa struttura era costituita da 14 gabinetti per uomini e ragazzi, situati sul fossato a sud della Porta Principale. Lo scarico fluiva nel Tamigi, dove una chiusa gli impediva di tornare nel fossato.
In questa sala si facevano i propri bisogni tutti insieme.
Più spirito comunitario di così..
E le donne?
Sinceramente non ho capito se anche la servitù femminile usasse questi bagni, ma penso di sì.
Il gabinetto con sciacquone fu un’invenzione dell’ultima parte dell’epoca Tutor e il primo bagno di questo tipo in Inghilterra fu installato nel palazzo di Richmond. Il nuovo tipo di gabinetto non riscosse però immediato successo, ed Hampton Court ne rimase il privo per lungo tempo.
Molti degli angoli dei chiostri e dei cortili conservano tuttora dei grossi chiodi di ferro risalenti al XVIII secolo, usati per scoraggiare i cortigiani dell’ epoca Georgiana (1714- 1830) dal fare i propri bisogni in giro per il palazzo!
(un po’ come facciamo noi con i piccioni nelle stazioni).
Ma nel palazzo come ci si procurava l’acqua?
Ebbene, ad Hampton Court, in pieno 1500, arrivava l’acqua corrente!
Un lusso incredibile in un’epoca dove non esisteva l’acqua corrente nelle case!
L’acqua fresca da bere e utilizzare per lavare gli utensili da cucina giungeva a palazzo attraverso una rete di condotti sotterranei in mattoni, che si estendevano dalla sorgente di Kingston Hill, ma raramente era usata per fare il bagno, in quanto ritenuta pericolosa.
LA SALA DELLE GUARDIE REALI
Si tratta del primo degli appartamenti di stato del re, dopo la grande sala.
In questa stanza i membri delle guardie reali (Yeomen of guard) erano appostati per vigilare e tenere sotto controllo l’accesso agli appartamenti del re.
Le porte alla fine di questa sala conducevano un tempo agli appartamenti privati di Enrico, dove amava intrattenere i suoi ospiti, consumava i pasti leggeva e dormiva.
Ma durante la ricostruzione di Hampton Court da parte di Guglielmo III (1650-1702) e sua moglie la regina Maria II (1662- 1694) , gli appartamenti privati di Enrico furono demoliti, vennero apportate significative modifiche alla sala delle guardie reali e dell’epoca di Enrico VIII è sopravvissuto solo il soffitto.
GLI YEOMEN OF GUARD
Nella sala delle guardie reali si trova una riproduzione della divisa della guardia reale del re chiamati Yeomen of the Guard.
Si tratta del più antico corpo militare britannico esistente!
Fu istituito da Enrico VII (1457 – 1509), padre di Enrico VIII, in occasione della battaglia di Bosworth Field nel 1485.
Il loro compito era di proteggere il sovrano del Regno Unito.
Ancora oggi in ricordo della sua origine gli Yeomen vestono le uniformi rosse e dorate dello stile Tudor.
LA CAPPELLA REALE
Si tratta a parer mio (e non solo) di una delle sale più belle di Hampton, peccato che è un luogo di culto, quindi non si è autorizzati né a firmarla né a fotografarla.
Quando siamo andate a vederla, era appena morta la regina, c’era la sua foto sull’altare, circondata da mazzi di fiori.
La cappella reale venne fatta costruire dal cardinale Wolsey ed è in uso ancora oggi.
E’ composta da due piani: all’altezza del primo piano si trovava il palco della famiglia reale, che faceva parte degli appartamenti di stato.
Durante il regno dei Tudor il palco era diviso in due stanze; una per il re e una per la regina.
Oggi ai sovrani è riservata l’area centrale, simile al palco in un teatro, mentre le stanze ai lati sono a disposizione degli uomini e delle donne di corte.
LA CORONA DI ENRICO VIII
Dentro la cappella reale si trova una stupenda ricostruzione della corona di Enrico VIII!
Purtroppo non si potevano fare foto, ma sono riuscita a trovane una sul web gratuita da mostrarvi.
Ragazzi la prima parte di questo post su Hampton court in epoca Tudor è finita qui!