LA VITA DEL SERIAL KILLER MEDIEVALE GILLES DE RAIS
Ciao Domini!
Benvenuti in questo nuovo Post!
Il post di oggi è la prima parte di uno speciale interamente dedicato a Gilles de Rais, il famoso serial killer medievale, compagno d’armi di Giovanna d’Arco, la pulzella d’Orleans.
Si avete letto bene, compagno d’armi di Giovanna d’Arco.
Perchè Gilles prima di diventare uno dei più spregevoli Serial Killler medievali (il termine Serial Killer non esisteva nel medioevo è per farmi capire) è stato un grande eroe durante la Guerra dei Cent’Anni.
MA come ha fatto questo cavaliere difensore della Francia, a diventare uno dei più efferati maniaci omicidi del mondo?
Lo scopriremo in questo post, o almeno proveremo a ricostruire la sua storia e farci un’opinione insieme in base alle fonti che ho trovato.
IL VOLTO DI GILLES DE RAIS
Non conosciamo la fisionomia di Gilles, se non da qualche vaga descrizione.
Questo quadro qua sotto, che rappresenta Gilles è del 1835, quindi totalmente inventato.
La realtà dei fatti è che non sappiamo che aspetto aveva Gilles.
Stessa cosa vale perdi altri personaggi di questa storia, quindi mi prenderò alcune libertà, e prenderò a riferimento alcune immagini tratte da film, in particolare dal film “Giovanna d’Arco” di Luc Besson, dove Gilles è interpretato da Vincent Cassel.
IL CONTESTO STORICO: LA GUERRA DEI CENT’ANNI
Gilles ha vissuto in un contesto storico ben preciso:
La Francia Medievale durante la guerra dei Cent’anni.
La Guerra dei Cent’anni fu un conflitto tra il Regno d’Inghilterra e il Regno di Francia che durò, con varie interruzioni, centosedici anni, dal 1337 al 1453; le cause che lo scatenarono furono diverse, ma il pretesto ufficiale fu la questione dinastica sulla corona francese rivendicata nel 1336 da Edoardo III d’Inghilterra e duca d’Aquitania in quanto nipote, per linea materna, di Filippo IV di Francia.
Tra l’altro la sua fine nel 1453, è una delle date convenzionalmente poste dalla storiografia moderna a conclusione del Medioevo europeo, vista anche la concomitante caduta di Costantinopoli.
Si chiama guerra, ma ovviamente non si trattò di una guerra unica, ma di diverse battaglie.
E Gilles partecipò proprio ad alcune di queste verso la prima metà del 1400.
LA NASCITA DI GILLES
Gilles de Montmorency (monmorensì)- Làval , meglio conosciuto come Gilles de Rais (o Gilles de Retz , secondo l’ortografia moderna) nasce forse nel 1405 circa nel castello di Champtocé-sur-Loire.
Suo padre è Guy de Laval-Rais e sua madre Marie de Craon
I due coniugi si erano sposati nel 1401, come accadeva spessissimo tra le famiglie nobili dell’epoca, NON per amore, ma per convenienza, per pura questione economica territoriale.
Gilles quindi nacque forse nel 1405, Il suo nome “Gilles” viene forse da Sant’Egidio in francese “Gilles”, Santo che si festeggiava il 1 settembre.
Si è dedotto così che (forse) Gilles è nato il primo settembre del 1405 (anche perchè nessun altro in famiglia si è mai chiamato così).
Se Gilles è nato il 1 settembre allora è del segno della Vergine.
Gilles è il primogenito della famiglia e discende quindi da varie grandi casate feudali:
Per parte di madre è legato alla casata dei Craon , una ricca famiglia dell’Occidente, e per via di padre ai Laval , una delle due casate bretoni più importanti del XV secolo. I Laval annoverano tra i loro antenati, per matrimonio, i baroni di Rais, i baroni più anziani del Ducato di Bretagna, nonché la prestigiosa casata di Montmorency.
La nascita del primo figlio era un evento importante della vita di una famiglia aristocratica: il primogenito era colui che portava il nome e le insegne, ed ereditava la maggior parte del patrimonio, oltre che essere una garanzia per la continuazione della dinastia.
Nel 1414 (circa) nasce anche il fratellino di Gilles, Renè.
Come detto precedentemente la famiglia di Gilles è una famiglia nobile con un numeroso personale al seguito, sia civile che militare, per farvi un esempio, il nonno di Gilles, Jean de Craon aveva ai suoi ordini 129 uomini, tra Cavalieri e scudieri.
Il castello di Champtocé-sur-Loire vegliava su una cittadina immersa nei boschi situata sulle rive della Loira. Controllava la strada che da Nantes conduceva ad Angers.Al castello si accedeva attraverso uno stretto ponte levatoio situato tra due torri per metà ancora intatte.
LA BARONIA DI RAIS
Era una delle sei baronie considerate tra le più antiche e prestigiose della Bretagna, la baronia di Rais garantiva ai suoi titolari notevoli rendite e una posizione geografica di confine molto vantaggiosa .
Inoltre, i baroni di Rais avevano ampie prerogative e intrattenevano stretti rapporti con il duca di Bretagna e il re di Francia.
Proprio la chiave di volta dell’intera baronia di Retz è il castello di Machecoul cittadella considerata, per la sua posizione di confine tra la marca di Bretagna e il Poitou , come una delle “entrate e uscite del Ducato di Bretagna.
GIOVENTU’ DI GILLES
L’educazione dei bambini nobili era basata su una serie di studi ed esercizi fisici atti a prepararli ai tre tipi di carriera maschile diversi: la chiesa, la guerra o il servizio “onorevole” presso un signore, un principe o un re.
Nel caso di Gilles, erano le ultime due a imporsi.
Ignoriamo i particolari dell’educazione di Gilles, sappiamo però che probabilmente conosceva il latino, perché sapeva leggerlo.
Gilles venne educato da due ecclesiastici, di cui uno era anche laureato in legge.
LA FINE DELLA FAMIGLIA DI GILLES
Gilles vivrà nel castello di Champtocé-sur-Loire con la sua famiglia per pochissimo tempo.
La madre Marie de Craon muore in data sconosciuta, sorte seguita dal padre Guy de Laval-Rais nel 1415 a Machecoul, colpito da una “grave infermità fisica”
Nonostante Guy avesse dato disposizioni a suo cognato Jean II Tournemine de la Hunaudaye, come tutore dei suoi due figli, i giovani fratelli Gilles e René furono però allevati dal nonno materno, Jean de Craon , signore di La Suze e Champtocé, questo perchè probabilmente lui era l’unico membro maschile della famiglia Craon rimasto e voleva che Gilles e René diventassero suoi eredi.
JEAN DE CRAON, IL NONNO DI GILLES
Jean de Craon era il padre di Marie, la madre di Giles e Renè, Jean aveva una forte personalità, passava la maggior parte del suo tempo a caccia, tanto che era considerato tra i 13 più famosi cacciatori dell’epoca.
Si dedicava con l’energia all’amministrazione dei suoi possedimenti.
Ma l’impressione generale che si trae dallo studio della sua personalità è che Jean fosse un edonista e un egoista, indifferente ai problemi altrui.
Aveva una certa prestanza fisica e una riconosciuta abilità diplomatica: compiva varie missioni per conto della regina Jolanda d’Aragona e per il duca di Bretagna. Sapeva trasformarsi in un rapace non appena si trattava dei suoi interessi economici. Nei riguardi di Gilles non fu mai un cattivo nonno, piuttosto un nonno indifferente.
Rimasto vedovo con due nipoti a carico Jean de Craon si risposò qualche mese più tardi e prese in moglie Anne de Sillè.
L’ADOLESCENZA DI GILLES
Gilles stesso, durante il suo futuro processo, ci racconta qualcosa della sua della sua adolescenza, dichiara infatti che aveva commesso in adolescenza
“gravi ed enormi crimini contro Dio e i suoi comandamenti e che aveva recato offesa al nostro Salvatore a causa della pessime educazione ricevuta nell’infanzia, allorché, senza freni, si era indotto a fare tutto ciò che gli piacesse fare e si era compiaciuto di commettere tutti gli atti illeciti”
“Disse che in gioventù era sempre stato di natura delicata e che per suo piacere secondo il suo capriccio aveva commesso tutto il male che aveva potuto.”
Dobbiamo precisare che già all’età di quindici anni, Gilles inizia a prestar servizio per il suo signore feudatario, Il duca di Bretagna.
Il Duca di Bretagna ai tempi era un signore molto potente capace di entrare in contrasto con il Re di Francia.
Insomma all’età di soli 15 anni Gilles era già un personaggio noto.
Aveva inaugurato giovanissimo la sua carriera militare, così come i suoi futuri compagni d’armi Jean, il Bastardo d’Orléans” futuro Conte di Dunois”, e Andrè de Laval-Loheac, futuro maresciallo di Francia, suo cugino.
CONTROVERSIE FAMILIARI
Frequenti tra le casate nobiliari dell’epoca, sono le dispute ereditarie, che provocano talvolta conflitti interminabili e violenti.
E Jean de Craon con suo nipote Gilles, non si tirano certo indietro a queste dispute, il loro principale modus operandi consiste nel rapire nobili per chiedere in cambio castelli e territori.
Le molteplici condanne che colpiscono successivamente Jean de Craon e Gilles de Rais rimangono lettera morta .
CARRIERA MILITARE
GUERRA CIVILE IN BRETAGNA
Gilles e suo nonno presero probabilmente parte alla guerra civile bretone.
È anche possibile che Jean de Craon e suo nipote siano poi entrati nella clientela del principe bretone Arthur de Richemont , recentemente liberato dalla prigionia in Inghilterra.
PROGETTI DI MATRIMONIO PER GILLES
Quando Gilles ha 15 anni, il nonno decide di trovargli moglie.
Dopo due progetti di fidanzamento falliti il terzo andò a segno… inizialmente male.
GILLES RAPISCE LA SUA FIDANZATA
Gilles de Rais adesso quindicenne finisce per fidanzarsi con sua cugina di quarto grado Catherine de Thouars, sua coetanea.
Sembra addirittura che tra i due giovani fosse realmente sbocciato l’amore.
Ma per legge i cugini di quarto grado non si possono sposare, altrimenti è considerato incesto.
L’unico modo per sposarsi legalmente è una dispensa del Papa, e come se non bastasse tra le famiglie dei due fidanzatini c’erano delle dispute.
Come risolvere il problema?
Un giorno, Gilles, trascurando questi vincoli e senza aspettare una dispensa papale, rapisce Caterina e la sposa, il 30 novembre 1420, in una cappella situata fuori dalla sua chiesa parrocchiale.
I due giovani sposi vivono più di un anno al riparo delle mura del castello di Chantoncè.
Ma il loro matrimonio viene comunque annullato e la loro unione dichiarata incestuosa dalla Chiesa.
Fortunatamente grazie all’intervento del nonno, alla fine Gilles riuscì comunque a sposare legalmente Catherine in pompa magna 26 giugno 1422 al castello di Chalonnes-sur-Loire .
MA mentre Gilles convola a giuste nozze, la Francia sprofonda di nuovo nel caos…
LA SECONDA FASE DELLA GUERRA DEI 100 ANNI
In questa fase il re Enrico V d’Inghilterra era riuscito finalmente ad imporsi come genero ed erede del re Carlo VI di Francia detto “il pazzo “, grazie alla ratifica del Trattato di Troyes nel Maggio 1420 , questo trattato rendeva Enrico V d’Inghilterra LEGITTIMO EREDE di Carlo VI di Francia.
(Su questo episodio, è uscito un film “The King” di David Michôd del 2019, con Timothée Chalamet nel ruolo del di Enrico V.)
Trattato di Troyes segna l’apice della supremazia inglese in Francia, durante la Guerra dei Cent’anni.
Tuttavia, la morte del re Enrico V d’Inghilterra avvenne inaspettatamente il 31 agosto 1422, quasi due mesi prima di quella del suocero malato, Carlo VI “il Matto” , il 21 ottobre 1422.
Insomma muoiono sia il re di Francia sia quello d’Inghilterra, chi prenderà il potere in in Francia ora?
Da quel momento in poi, la dinastia reale inglese dei Lancaster rivendicò “l’unione delle due corone” nella persona di un bambino di meno di un anno: Enrico VI , figlio del defunto Enrico V.
A rivendicarla è il reggente del Regno d’Inghilterra, il duca Giovanni di Bedford , fratello minore di Enrico V.
Allo stesso tempo, il delfino Carlo, unico figlio sopravvissuto di Carlo VI , si proclamò re di Francia con il nome di Carlo VII .
QUINDI ABBIAMO TRE FAZIONI:
Quella DEGLI INGLESI di BABY ENRICO VI che ha come reggente IL DUCA DI BEDFORD (fratello del defunto re)
QUELLA DEI FRANCESI DI CARLO VII di Francia
Più i DUCHI DI BRETAGNA che vogliono rimanere indipendenti e cambiano alleanza a seconda del momento, di cui Gilles era pure vassallo.
Una miscela esplosiva di guerra civile e di guerra Nazionale contro l’occupante inglese, che si concluderà solo 30 anni dopo.
La guerra si svolse su tutti i fronti, ma soprattutto a nord della Loira il fiume.
Le fonti dell’epoca ci raccontano come era la situazione in quel periodo:
“Le città ai Castelli sono tutti intrecciati tra loro, una inglese, l’altra francese, ed è un continuo scambio di scorribande di razzie dell’uno contro l’altro”.
“Nei campi c’erano persone che facevano tutto il male possibile, saccheggi, ruberie, assassini e tirannia indicibili, prendevano a forza le donne e le violentavano, invadevano di prepotenza alle chiese, le saccheggiavano e le rubavano, e dentro alcune di esse appiccavano il fuoco e anche vi compivano peccati osceni. “
Le soldatesche e le bande di predatori terrorizzano le campagne.
La morte si aggirava ovunque.
In questo contesto di perenne violenza Gilles, dopo essersi impegnato in battaglia a carattere locale per la difesa dei suoi possedimenti, partecipa fin da subito alla guerra contro gli inglesi in quanto Barone dell’Angiò e come Fedele Vassallo del suo re, Carlo VII.
Benché in realtà Gilles fosse anche sassallo del Duca di Bretagna, non seguì mai quest’ultimo nella sua politica altalenante di neutralità o di alleanza con gli inglesi.
Jean de Craon e Gilles de Rais presero forse parte alla vittoria di La Gravelle, il 26 settembre 1423, poi nella battaglia di Verneuil, il 17 agosto 1424.
Purtroppo in questa battaglia furono gli inglesi a vincere.
La disfatta ebbe un effetto demoralizzante su Carlo VII, che vedeva chiudersi la strada per Parigi.
La vittoria di Verneuil diede le ali agli inglesi, che intrapresero nuove operazioni di guerra sotto il comando di due dei più famosi condottieri del tempo: Thomas de Montaigu e John Fastolf.
Divenuto debole in seguito all’annientamento del suo esercito a Verneuil, Carlo VII fu costretto a cercare nuovi appoggi .
Tuttavia, la suocera del sovrano Yolande d’Aragona, sovrana della Casa d’Angiò (un ramo più giovane della dinastia reale dei Valois) s’impegna dal 1423 nel riunire la Francia e la Bretagna, con l’aiuto del suo vassallo e consigliere Jean de Craon, il nonno di Gilles.
All’epoca, nel 1423, il nonno di Gilles ha 63 anni, e nonostante il suo carattere dispotico, dà prova di una fedeltà assoluta, di una reale abilità di diplomatico, nonché molto probabilmente, di guerriero.
GILLES DIVENTA ADULTO
Nel frattempo Gilles nel corso del 1425 diventa maggiorenne, vuol dire che adesso può emanciparsi dalla tutela del nonno e beneficiare della totalità delle rendite delle sue terre, soprattutto quella della Vandea e del Poitou.
Nel 1425 Gilles godeva anche del favore del re.
In Giugno 1427, Giorgio I di La Trémoille , signore di Sully , diventa Gran ciambellano del re Carlo VII .
Lontano cugino di Gilles de Rais attraverso il ramo di Craon, il signore di Sully inizia l’ascesa all’interno del consiglio reale, mentre il conestabile Arthur de Richemont finisce per cadere in disgrazia in seguito ai suoi fallimenti, sia militari che politici.
IL 8 settembre 1427, il duca di Bretagna fa un cambio di alleanza riconoscendo il Trattato di Troyes e ordinando ai suoi vassalli di cessare la lotta contro le truppe inglesi.
Adesso il Duca di Bretagna è alleato degli inglesi contro il re Carlo VII di Francia
Ma Gilles de Rais decide di disobbedire al suo signore supremo, di non rimanere quindi più a fianco del Duca di Bretagna e di rimanere fedele al re di Francia Carlo VII.
È nel 1427 che il nome di Gilles de Rais, che adesso ha 22 anni, comincia a comparire nelle cronache dell’epoca, a fianco dei più valorosi Capitani di Carlo VII.
I “VALOROSI” CAPITANI DI CARLO VII
Oltre Gilles ci sono anche:
Ambroise de Lorè (1396-1446)
Étienne de Vignolles, detto “La Hire”
Ha lasciato il ricordo di sé come “uno dei peggiori Cavalieri briganti, compiva atti di sadismo e violenza delle chiese deflorava le vergini prendeva con la forza peso per donne sposate, e quelle in gravidanza gli strappava il frutto del loro ventre dal loro condotto naturale credendo che dentro tale condotto vi fosse nascosto del denaro.”
Jacques de Beaumanoir (cugino di Gilles)
È certo che Gilles ha assistito e ha partecipato anche lui a queste razzie, come la grandissima maggioranza dei Combattenti dei due campi francese e inglese.
Sempre a metà del 1427 Gilles viene nominato cavaliere.
La guerra contro gli inglesi continua e I possedimenti delle case Laval e Craon – da cui proveniva Gilles de Rais – furono così direttamente esposti alle incursioni dei “ Godons ” (gli inglesi) .
Probabilmente in questa occasione, Jean de Craon fornì al nipote un mentore militare nella persona di Guillaume de la Jumellière,
Le cronache menzionano il nome del giovane barone, insieme a quelli di altri capitani del re, a partire dalla seconda metà dell’anno 1427.
Con il suo parente Jacques de Dinan, signore di Beaumanoir e il cavaliere Ambroise de Loré , Gilles de Rais condusse una “guerra bellicosa” (in altre parole una guerriglia “fatta di scaramucce, sorprese e colpi di mano) alle frontiere della contea del Maine.
GLI INGLESI ASSEDIANO ORLÉANS
Nel Giugno 1428, nuove truppe inglesi sbarcano nel regno di Francia e assediano Orléans in ottobre.
Carlo VII di Francia è disperato: se gli inglesi avessero preso la città di Orléans, simbolo della Resistenza francese, tutto sarebbe andato perduto e lui sarebbe dovuto scappare dalla Francia.
Conquistare Orléans significava spezzare la resistenza francese.
L’intera Francia è col fiato sospeso e Orleans diventa un simbolo di resistenza del popolo francese contro gli inglesi.
Occorreva un evento per cristallizzare in Francia il patriottismo latente.
Ma la situazione era disperata, serviva un miracolo..
CARLO VII E GILLES INCONTRANO GIOVANNA D’ARCO A CHINON
Fu in questa grave atmosfera che Gilles fece la sua comparsa alla corte del Castello di Chinon nell’inverno 1428/29.
IL CASTELLO DI CHINON
Il castello di Chinon si trova a Chinon, un comune francese situato sulle rive del fiume Vienne nel dipartimento dell’Indre e Loira.
Dal 1840 è classificato come Monumento storico di Francia.
Nel castello di Chinon fu tenuto prigioniero Jacques de Molay (jac de Molè), l’ultimo gran maestro dell’Ordine dei templari prima della sua esecuzione avvenuta poi a Parigi.
Fu proprio in questo castello che nel 1429 avverrà il primo incontro tra Giovanna d’Arco ed il re Carlo VII.
Gilles adesso ha 23 anni. E’ ricco di nobili natali e soprattutto è parente del nuovo uomo forte, George de La Tremoille, Gran Ciambellano del re.
Aveva sperimentato la guerra e combattuto valorosamente durante gli ultimi quattro anni.M
Ma adesso nella corte del castello di Chinon, Carlo VII di Valois è disperato, Il re è un eterno indeciso, diseredato rinnegato dal padre della madre, insicuro sulla nascita e sulla propria legittimità, schiacciato dal peso delle responsabilità, scoraggiato dai fallimenti, un giorno all’alba del giorno di Ognissanti (1 novembre) Carlo affranto e al colmo delle sue preoccupazioni entra da solo nella sua cappella privata e lì rivolge un umile richiesta al signore, gli serviva un miracolo..
ARRIVA IL MIRACOLO
La risposta alla preghiera di Carlo VII giunge da una giovane donna.
La sera del 6 marzo 1429 si presenta nel salone del castello di Chinon, davanti a molti Cavalieri e Dame di corte (e davanti anche a Gilles), una pulzella.
Questa fanciulla si chiama Giovanna d’Arco e si presenta davanti a sua maestà con grande umiltà e semplicità, dicendo queste parole al re “nobilissimo Delfino, sono venuta e sono arrivata da Dio per portare aiuto a voi e al regno”.
E dopo altre domande poste dal re, Giovanna gli dice di nuovo “Ti dico, da parte del signore, che sei il vero erede della Francia, e figlio del re, ed egli mi ha inviato da te per condurti a Reims, affinché tu riceva se lo vuoi l’incoronazione della consacrazione”.
Udite queste parole, Il re dice agli astanti che Giovanna gli aveva riferito un segreto che nessuno sapeva, né poteva sapere all’infuori di Dio; ed è per questo che aveva una grande fiducia in lei.
Il segreto del re era da un lato, la conferma delle sue origini e della sua legittimità, dall’altro, la preghiera muta affinché Dio gli concedesse la vittoria.
Ma chi è Giovanna d’Arco?
GIOVANNA D’ARCO
Giovanna d’Arco , detta ” la Pulzella “, nata intorno al 1412 a Domrémy, e morta sul rogo il 30 maggio 1431 a Rouen, capitale del Ducato di Normandia (allora possedimento inglese), è un’eroina della storia francese , condottiera di guerra e santa della Chiesa cattolica, soprannominata postuma ” la Pulzella d’Orléans “.
Questa giovane fanciulla di origine contadina affermò di aver ricevuto dai santi Michele, Margherita d’Antiochia e Caterina d’Alessandria, la missione di liberare la Francia dall’occupazione inglese. Riuscì a incontrare Carlo VII guidare vittoriosamente le truppe francesi contro gli eserciti inglesi, revocare l’ assedio di Orléans e condurre il re all’incoronazione a Reims, contribuendo così a invertire il corso della Guerra dei Cent’anni .
MA TORNIAMO A CHINON
Giovanna viene in seguito esaminata da alcune dame vicine alla regina Yolande affinché certificassero la sua verginità e da alcuni teologi per verificare la sua sincerità e la sua ortòdossia.
A Chinon il re fa confezionare per Giovanna un’armatura su misura, lei a sua volta ordinò uno Stendardo, un pennone e delle insegne destinate ai sacerdoti che accompagnavano l’esercito.
Si dotò di una spada che sosteneva essere magica, dissotterrata dietro sue indicazioni nella chiesa di Sainte-Catherine-de-Fierbois dove Giovanna aveva fatto tappa mentre era sulla via di Chinon.
il re da poi a Giovanna una casa militare e uno stemma con i gigli della famiglia dei Valois, perché ormai Giovanna è un comandante, in seguito gli dona un attendente due Araldi e dei cavalli.
Dopo aver superato con successo tutte le prove, Giovanna si prepara alla guerra contro gli inglesi.
E Gilles viene scelto per accompagnare Giovanna a Orleans assieme ad altri comandanti:
Jean de Brosse
Philippe de Curant
Raoul de Jaucourt
La Hire
Ambroise de Lorè
Poton de Xaintrailles
VERSO ORLEANS
Venuto a conoscenza del suo arrivo, il Bastardo d’Orléans (Jean d’Orléans),- membro del Consiglio reale e capo de facto della Casa d’Orléans – lascia la città assediata attraversando la Loira in barca per incontrare Giovanna nella notte del 28/ aprile 29 aprile.
L’ASSEDIO D’ORLEANS
Una volta che Giovanna insieme ai suoi comandanti arriva Orleans, in 4 giorni di combattimenti dal 4 al 7 maggio, riescono a scacciare finalmente gli inglesi che l’8 maggio si ritirano.
Orleans era stata liberata, il miracolo era accaduto.
Una volta liberata Orléans dalla morsa degli inglesi, i francesi con Gilles in testa continuano a liberare le città occupate dagli inglesi lungo il fiume Loira.
L’ultima battaglia importante prima dell’incoronazione di Carlo VII ebbe luogo a Patay il 18 giugno 1429, all’appello della pulzella l’esercito francese si precipitò sugli inglesi.
La disfatta inglese fu totale e si contarono più di 2000 morti.
L’INCORONAZIONE DEL RE A REIMS
Su insistenza di Giovanna d’Arco, Carlo VII accetta finalmente di recarsi a Reims per essere incoronato re.
IL 17 luglio 1429, durante l’ incoronazione reale, Gilles viene incaricato insieme ad altri tre signori – il maresciallo de Boussac, Jean de Graville e Louis de Culant – di portare la Sacra Ampolla dalla basilica di Saint-Remi a Reims alla chiesa metropolitana.
La Santa Ampolla si diceva fosse stata mandata da Dio sulla terra. Consisteva in una boccetta di vetro bianco incastonata nel ventre di una colomba d’oro che aveva il becco e le zampe di corallo con una catena d’argento fissata attraverso le due estremità.
La santa Ampolla era una fiala contenente olio crismale (l’olio misto a profumo), usato per l’unzione dei re di Francia durante la cerimonia di incoronazione.
Fu così che Carlo viene ufficialmente incoronato re di Francia nella cattedrale di Reims il 17 luglio 1429, con il nome di Carlo VII.
GILLES DIVENTA MARESCIALLO DI FRANCIA
Lo stesso giorno dell’incoronazione il giovane Gilles, Barone de Rais viene elevato alla dignità di Maresciallo di Francia, in riconoscimento del suo impegno bellicoso o per l’appoggio politico del Gran Ciambellano.
Questo titolo era detenuto solo da due, poi quattro, grandi Signori, i quali si erano distinti per le loro gesta e conferiva loro una grande autorità morale e materiale.
IL NUOVO STEMMA DI GILLES
Non solo, il re oltre a conferire a Gilles il titolo di maresciallo lo autorizza ad aggiungere i gigli al suo stemma.
Il permesso di sfoggiare I Gigli sul blasone era un privilegio che Gilles condivideva solo con Giovanna d’Arco, emblema della gratitudine dell’affetto del sovrano, che in tal modo lo adottava della famiglia reale.
I gigli infatti erano il simbolo della famiglia Valois, la famiglia reale di Francia.
Gilles adesso è all’apice della sua carriera: siede nel consiglio del re e nello stesso tempo assolve l’incarico prestigioso di ciambellano con aggiunto il valore militare.
L’ 8 settembre 1429, durante l’ assedio di Parigi, Giovanna d’Arco desidera avere al suo fianco Gilles de Rais e Raoul de Gaucourt.
Gilles resta tutto il giorno con la Pulzella, tra numerosi armigeri, tentando invano di raggiungere e attraversare il recinto parigino, da un fossato posteriore.
Ma al calar della notte, Giovanna viene ferita alla gamba da un dardo di balestra.
L’assedio di Parigi viene rapidamente revocato e l’esercito reale si ritira verso la Loira prima di essere congedato.
GILLES DIVENTA PADRE
Verso il 1430 (o 1935) Gilles diventa padre di una di una bambina, battezzata con il nome di Marie, dopo tutti quegli anni di guerra il maresciallo poteva infine godersi piacere domestici ma sarebbero durati poco, perché gli eventi precipitarono di nuovo nella primavera del 1430.
LA CONDANNA AL ROGO DI GIOVANNA D’ARCO
Incapace di abbandonare la sua missione che tutto sommato, era quella di cacciar via gli inglesi da tutta la Francia, Giovanna non trova pace e si infuria contro l’immobilismo della corte di Chinon, contro il re e il ciambellano La Tremoille, che tutto sommato sono soddisfatti dello Status quo.
Quindi La Tremoille desideroso di indirizzare gli autori della pulzella da qualche altra parte, suggerisce al re di affidare a Giovanna la delicata e pericolosa missione di scacciare un capitano francese al servizio dell’Inghilterra dalle piazze forti che deteneva sulla Loira.
Inutile dire che Giovanna inizia subito i preparativi, ma purtroppo fu proprio durante questa missione che il 23 maggio Giovanna viene fatta prigioniera e venduta agli inglesi.
Giovanna viene processata dagli inglesi in Francia il 9 gennaio del 1431 per eresia.
I giudici l’accusano di essere bugiarda, nefasta, di abusare del popolo di essere Indovina, superstiziosa blasfema di Dio invocatrice dei diavoli.
Al termine del processo Giovanna viene condannata al rogo e arsa viva il 30 maggio 1431.
RIDUZIONE DEGLI IMPEGNI MILITARI DI GILLES
Jean de Craon, il nonno di Gilles de Rais, muore nel mese di novembre 1432 .
Gilles in quanto primogenito e unico erede (insieme al suo fratello Renè) eredita tutti i beni immobiliari di suo nonno, ovvero “molti Castelli e Signorie che fruttavano tra le 12 Mila e le 13.000 lire l’anno”.
A 27 anni Gilles si trova in possesso di una delle più grandi Fortune di Francia, dopo quelle dei membri della famiglia reale e dei principi.
Una delle prime mosse di Gilles in qualità di capo della casata di Rais è quella di concedere al fratello Renée, giunto alla maggiore età, una parte di eredità davanti alla corte Ducale di Nantes Il 25 gennaio 1434.
Piano piano Gilles perde interesse per la guerra e inizia ad avere sempre più difficoltà a pagare i suoi uomini.
Gilles infatti aveva speso cifre incommensurabili per armare un’armata degna di un principe.
Ma la paga, l‘equipaggiamento e il vestiario di questi uomini erano interamente a carico del loro signore, il quale ci teneva al fatto che facessero bella mostra di sé.
È evidente che Gilles viveva largamente al di sopra dei propri mezzi, ma così in fondo facevano tutti i principi di sangue.
Anche il fratello René inizia a lamentarsi di quanto spendeva il fratello.
Una cosa da tenere conto è che il re Carlo VII aveva in grande considerazione é Gilles perché chi egli era già ricco e Carlo non aveva tanti soldi per continuare la guerra contro gli inglesi.
Tanto è vero che Carlo VII non ha mai arricchito Gilles, non c’è alcuna traccia di qualsivoglia donazione di terre di castelli per lui.
Gilles, così come altri gli altri comandanti, per mantenere l’esercito durante la guerra dei cent’anni, visto che il re non forniva i viveri ai soldati, razziavano e saccheggiavano le città e le parrocchie che incontravano, sia quelle sottomesse agli inglesi sia quelle del re di Francia, indiscriminatamente.
E quindi abbastanza sicuro che la cattiva gestione dei beni di Gilles non sarebbe bastata a rovinarlo, se in concomitanza non ci fosse stata la guerra con la necessità di pagare i suoi uomini.
COME GILLES INIZIA A SPENDERE TUTTO IL SUO PATRIMONIO
Abbiamo una fonte precisa che ci informa di tutte le allucinanti spese di Gilles e che causeranno in futuro la sua rovina.
Si tratta del Memoriale degli eredi che fornisce precise indicazioni sulle spese di Gilles.
Si tratta di un memoriale composto da circa 70 fogli, scritto intorno al 1461-1462 dai suoi eredi, dovrebbe essere una versione ampliata di una prima memoria all’origine della messa sotto interdizione del Gilles nel 1435.
Ma non tutti i medievalisti sono d’accordo sull’attendibilità di questa fonte.
Ecco le spese di Gilles divise categorie:
SPESE MILITARI
Il documento menziona il mantenimento di una truppa di duecento uomini a cavallo come una delle prodigalità del defunto maresciallo, senza però enfatizzare troppo questo punto. Questa reticenza si spiega forse con la prudenza degli eredi, che desiderano non offendere Carlo VII vista la partecipazione di Gilles nella guerra dei cent’anni.
LA MANUTENZIONE DI UN CORO DI FANCIULLI
Gilles manteneva un intero coro con un’orchestra, che tra, tra cappellani, chierichetti, musici, paggi e servitori contava circa cinquanta persone.
Che si portava appresso nei suoi viaggi, ovviamente tutto a sue spese.
Solo i grandissimi del regno potevano permettersi una simile formazione!
Ed erano tutti molto ben remunerati e superbamente vestiti.
Quando Gilles veniva a sapere dell’esistenza di un bambino dalla bella voce, era disposto a qualunque sacrificio pur di averlo nella sua cappella.
Tale fu il caso di Jean Rossignol, la cui voce sconvolgeva Gilles.
Il bambino era chierichetto al Saint-Hilaire di Poitiers, dove Gilles si era fatto promuovere Canonico il 15 agosto 1434.
Per convincerlo a lasciare la cittadina e ad entrare a far parte della sua cappella, Gilles gli offrì varie proprietà e ai suoi genitori diede 300 scudi.
Insomma Gilles aveva un’incredibile passione per la musica religiosa e per i cori di Fanciulli, che avrebbero dovuto rappresentare la voce degli angeli che lodano Dio, forse la loro voce la musica aveva il dono di placarlo, e gli procurava un’ Estasi vera e propria, in contrasto con il furore della guerra e il rumore delle folle che gremivano le città in cui Gilles passava la maggior parte del suo tempo.
Gilles si inoltre scriveva un libro sulle cerimonie del collegio di Machecoul, una prova che questo progetto lo coinvolgeva al massimo grado.
SPESE DEL PERSONALE DI SERVIZIO
La terza voce del budget di Gilles era costituita dal personale eccessivo della sua casa. Alle centinaia di uomini a cavallo andavano aggiunte, come tutti i castelli, le donne, serve, lavandaie, garzoni, almeno 300 persone se non di più, alloggiate nutrite e vestite equipaggiate e pagate.
Il principale rimprovero rivolto a Gilles è quello di avergli forniti di vestiti due o tre volte all’anno.
Tutto questo personale era nutrito in abbondanza con carne e vino e a qualunque ora c’era l’ippocrasso sia per lui che per gli ospiti e i servi, tanto che a volte lo stesso Gilles non trova più niente da mangiare o da bere.
Si trattava poi dunque di una grande casa aperta e generosa, cosa che in realtà per chi se lo poteva permettere era abbastanza normale. Queste lamentele ci giungono direttamente dal fratello di Gilles, Renè che faceva parte della corte di Gilles.
LE SPESE PER IL TEATRO
Il quarto Peccato che gravò sulle finanze di Gilles in misura decisiva, fu il suo forte interesse per il teatro, una passione che condivideva con molti suoi contemporanei principi grandi signori e Borghesi.
Sembra che Gilles avesse una compagnia di attori al suo servizio, che si esibiva in tutte le città in cui soggiornava.
Il fatto non è eccezionale, la prima testimonianza di questa passione ci viene sempre dal fratello di Gilles, Renè che ci dice: ci faceva spesso fare i “giochi, false, Moreschi e personaggi e faceva fare vestiti e abbigliamenti adatti, per i quali spendeva somme eccessive, e a seconda dell’argomento faceva fare i costumi nuovi e appropriati”.
E sempre scorreva Ippocrasso e a volte i vini e carni come fosse acqua.
Fu probabilmente Gilles a finanziare e addirittura dirigere un un’opera teatrale chiamata “Il Mistero dell’assedio di Orléans” .
IL MISTERO
Il mistero, dal latino medievale misterium (cerimonia), è un genere teatrale apparso nel XV secolo, durante il Basso medioevo. I dialoghi erano scritti per un pubblico molto vasto e raccontavano storie e leggende che l’immaginazione e la credenza popolare avevano nutrito. La rappresentazione scenica prevedeva soggetti intrisi di reale e sovrannaturale tratti soprattutto dalla Bibbia, tra cui uno dei più comuni era la Passione di Cristo.
E la storia di Giovanna D’Arco era perfetta per questo genere teatrale.
Il “Mistero della dell’assedio di Orléans” venne rappresentato a Orléans nella primavera del 1435, da circa 600 persone, tutto a spese di Gilles che rimase in città dal settembre del 1434 ad agosto 1435.
Gilles si fece carico della messa a punto degli scenari, dei grandi palchi, dei costumi e offrì generosamente agli spettatori da bere da mangiare.
Gilles ovviamente aveva preso alloggio a Orleans con il suo numeroso seguito in una ventina di alberghi e palazzi privati e fece debiti enormi, tanto che fu costretto e impegnare una preziosa reliquia, la testa di sant’Onorato conservata in un reliquiario d’argento.
Il mistero della storia di Orleans è stato presumibilmente rappresentato durante le feste che la città organizza ogni anno per celebrare la fine dell’assedio del 1429, cui Gilles contribuì assieme a Giovanna d’Arco.
ALLA RICERCA DELLA PIETRA FILOSOFALE
La quinta voce del budget ha dato la scossa definitiva al tracollo del Maresciallo. Gilles Infatti si dedicò all’Alchimia, nel tentativo di recuperare le sue ricchezze tramutando il piombo in oro grazie alla pietra filosofale.
Ovviamente come c’era da aspettarsi, Il risultato sperato non venne mai raggiunto. Gilles per cercare di creare la pietra filosofale mandò i suoi uomini in Germania e in altri paesi lontani a cercare Maestri esperti in Alchimia…e fece venire l’ Alchimista chiamato Antonio di Palerne.
Il “Memoriale degli eredi” però evita di menzionare altre due voci:
Il rapimento, lo stupro, la tortura e l’assassinio dei bambini o di giovinetti, e la magia nera e l’invocazione del diavolo che lo condurranno al rogo...
GILLES VIENE MESSO SOTTO INTERDIZIONE DAL RE CARLO VII
A causa di tutte queste spese, Il 2 luglio 1435 il re Carlo VII mise Gilles de Rais sotto interdizione.
Dietro richiesta di suo fratello René, e dei suoi cugini, da quel momento in poi fu vietato a Gilles di vendere le sue terre, Signorie o rendite, e nessuno poteva più stipulare dei contratti con lui.
Al Parlamento fu affidato l’incarico di trovargli un curatore che gestisce che gestisce quel che rimaneva dei suoi beni.
Dalle lettere di interdizione del re risulta che in meno di sei anni Gilles ha dilapidato una ricchezza considerevole, non meno di quattro Castelli, Castellani e Terre Signorie, alle quali vanno aggiunte le rendite vendute del sui suoi possedimenti principali.
Nonostante questa interdizione Gilles continuò a sperperare e a vendere le sue tenute anche al Duca di Bretagna, uno dei più potenti antichi di Francia.
LA FALSA GIOVANNA
Questo episodio ci fa capire quanto Gilles fosse ossessionato da Giovanna o comunque non l’avesse mai dimenticata, perché verso il 1436 arrivò a Orleans una ragazza che si spaccia per Giovanna d’Arco, Claude-Jeanne des Armoises, Claude che fece un’entrata Trionfale a Orléans, dove venne ricevuta in pompa magna il 18 luglio.
Le vennero offerti banchetti e denaro, ma se ne fuggì via il giorno precedente all’arrivo del re, che avrebbe potuto smascherarla.
Da Orléans questa falsa Giovanna si recò presso Gilles che invece la riconobbe come la vera Giovanna.
Bisogna credere che la somiglianza tra le due donne fosse impressionante, poiché questa falsa Giovanna era stata riconosciuta come loro sorella anche dai fratelli della pulzella e da altri.
Gilles quindi le affidò una truppa per combattere.
Fu solo un anno dopo che il re smascherò L’inganno.
Quando Gilles lo venne a sapere decise di sostituirla alla testa delle sue truppe con un altro capitano.
L’ARRESTO DI GILLES
Dopo aver affidato la castellania di Saint-Étienne-de-Mer-Morte a suo fratello René de la Suze nel 1434, Gilles de Rais cambiò idea e riconquistò il castello con un colpo di stato.
Gilles vende ancora una volta Saint-Étienne-de-Mer-Morte in seguito ad una transazione con Geoffroy Le Ferron, tesoriere e confidente del duca Giovanni V di Bretagna.
L‘ufficiale ducale affidò l’amministrazione della castellania al fratello Jean Le Ferron, chierico tonsurato di alto rango .
Tuttavia, Gilles cambia di nuovo idea e decide di riconquistare il castello, questa volta per venderlo a suo cugino, il signore di Vieillevigne.
Jean Le Ferron ovviamente è contrario.
Per ritorsione, il giorno di Pentecoste o il giorno successivo a questa festa religiosa, il 15 o 16 maggio 1440, Gilles de Rais tende un’imboscata in un bosco vicino a Saint-Étienne-de-Mer-Morte.
Gilles entra armato nella chiesa parrocchiale e interrompe la messa solenne dell’officiante Jean Le Ferron, insultando quest’ultimo e minacciando di ucciderlo con un guisarme (un’arma ad asta) se non avesse lasciato il santuario.
Spaventato, il chierico obbedisce.
Dopo aver aperto le porte del castello di Saint-Étienne-de-Mer-Morte ai suoi aggressori, Jean Le Ferron viene incarcerato.
Successivamente, Gilles fece malmenare o arrestare anche altri agenti ducali.
In questo modo Gilles de Rais mina contemporaneamente le maestà divine e quelle ducali.
Da un lato commette sacrilegio violando le immunità ecclesiastiche.
Dall’altra parte, mise le mani sui servi ducali.
Alla fine Gilles si vide sotto le mura del suo castello l’esercito del re e capì essere finito, si arrese e liberò i prigionieri.
Era l’inizio di settembre del 1440.
Con l’aggressione al sacerdote che officiava nella chiesa di saint-étienne de Mermorte, Gilles si ribellava alla chiesa e diventava un eretico agli occhi di quest’ultima.
Inoltre, vicino alla proprietà di Gilles era stata segnalata la scomparsa di alcuni bambini…
Gilles in quanto ribelle si vedeva esposto alla collera del re di Bretagna suo padrone ma anche del Re e della Chiesa.
Tre nemici in un colpo solo.
Con l’aggressione agli ufficiali del suo sovrano, calpestava il suo giuramento di fedeltà come Vassallo e si rendeva colpevole del crimine di lesa maestà.
Da questo momento in poi Gilles avrebbe avuto i giorni contati e il vescovo di Nantes iniziò a preparare il processo, in segreto e in parallelo alla giustizia secolare.
Ma di tutti i crimini abominevoli e le violenze che Gilles avrebbe perpetrato nei confronti di poveri bambini innocenti, della magia nera e dell’invocazione ai demoni, ne parleremo nel prossimo post dedicato interamente al processo al di Gilles de Rais.
Se vi interessa ho realizzato anche il video Youtube sulla prima parte ⬇️
BIBLIOGRAFIA
Matei Cazacu, Barbablù, La vera storia di Gilles de Rais, Milano, Mondadori Editore, 2005.
Andrea Aromatico, Alchimia l’oro della conoscenza, Trieste, Editoriale Libraria,1996.
SITOGRAFIA
https://fr.wikipedia.org/wiki/Gilles_de_Rais