STAZZANO VECCHIO, IL PAESE FANTASMA NEL LAZIO
Ciao Domini!
Oggi esploreremo una delle più belle città fantasma del Lazio!
L‘Italia è piena di cittadelle e borghi abbandonati, ma nonostante il degrado che accompagna questi vecchi scheletri urbani, il fascino del mistero rimane e l’impulso di esplorarle, soprattutto quando ti trovi in loro prossimità, diventa irresistibile..
Ed è così, per caso, che siamo passati vicino a borgo di STAZZANO VECCHIO
Pericolosità del sito: Alta
Quando visitarla: Primavera
Come arrivare: L’unico modo per arrivare è in macchina. Prendendo la strada verso Moricone, c’è la strada per Stazzano Vecchio. Imboccatela e dopo un paio di chilometri di strada asfaltata troverete un percorso di strada sterrata.
Vi conviene lasciare l’auto dove finisce l’asfalto e continuare a piedi.
Dove la sterrata termina, su di un piccolo rialzo, ci sono le rovine di Stazzano vecchio considerato uno dei più bei “paesi fantasma” del Lazio.
Stazzano Vecchio era un antico borgo medievale situato vicino Palombara Sabina. Ignote sono le origini del nome ma fantasie popolari vogliono ricondurle al termine “stazzo” (luogo di sosta).
Il borgo era probabilmente un luogo di partenza da cui raggiungere, tramite mulattiere, i vari stazzi situati sui monti.
Attenzione, l’accesso è di fatto libero tranne che per il castello.
Ma nonostante questo siamo entrati lo stesso all’interno del borgo…
Una volta varcata la soglia, due cipressi guardiani e un cespuglio di rosmarino ci accolgono.
Guardandoci intorno rimaniamo incantati dal fascino delle antiche rovine del castello.
Anche il panorama è davvero suggestivo, da una parte incombe il Monte Gennaro con la vecchia funivia oramai in disuso, mentre dalla parte opposta svetta il Monte Soratte.
Del castello rimangono ancora “intatte” solamente l’antico mastio quadrato e quattro torri circolari con un fossato sul lato dell’abitato, mentre del tessuto urbano originario, si può riconoscere ancora la zona absidale della diroccata Chiesa di Santa Maria e i due corsi principali, delimitati da edifici in vario stato di degrado.
Abbiamo fatto un breve giro nella città fantasma stando molto attenti a non entrare dentro i vecchi edifici, né dentro la torretta.
Dal pessimo stato in qui sono ridotti, non so ancora quanto rimarranno in piedi, specialmente la vecchia torretta ..

Di Stazzano comunque si sa poco o niente: la sua antropizzazione dovrebbe risalire all’epoca costantiniana ( 306 al 363) mentre le fortificazioni vennero realizzate nell’Alto Medioevo, forse per iniziativa della non lontana Abbazia di Farfa, e successivamente ristrutturate dai Savelli e dagli Orsini.
La fine di Stazzano fu decretata il 24 aprile 1901, quando un terremoto calcolato all’VIII grado della Scala Mercalli, l’ultimo di una fitta lista di scosse storicamente documentate dal XVIII al XX secolo distrusse la città facendo scappare gli abitanti.
Il terremoto fortunatamente non fece vittime e gli abitanti si trasferirono a Stazzano Nuovo, lasciando così il borgo antico immerso nella natura della campagna sabina.

E questo è tutto!
Mi raccomando se volte visitare stazzano vecchio state molto attenti e non entrate dentro la cittadella perchè non so ancora quanto potranno ancora reggere gli edifici.
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