CHI E’ LA MENTE GENIALE DIETRO LADY OSCAR?
Ciao Domini
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Oggi vi racconto la vita dell’autrice dietro “Versailles no bara” meglio conosciuto in Italia come Lady Oscar.

Mangaka, cantante, scrittrice: la poliedrica Riyoko Ikeda ha spezzato abitudini e convenzioni, credendo fortemente in se stessa riuscendo ad affermarsi come una delle autrici manga più influenti di sempre.

Oggi vediamo insieme la sua storia.
CHI E’ RIYOKO IKEDA?

Riyoko Ikeda nasce il 18 Dicembre del 1947 (segno zodiacale sagittario), ad Osaka in Giappone.

Il suo nome le fu dato in onore della sua nonna paterna che morì prima che lei nascesse.
I suoi genitori, pur di rimanere insieme, sfidarono le loro rispettive famiglie (la madre discendeva da un’antica dinastia di samurai mentre suo padre era di umili origini).
Sin da giovanissima manifesta subito un particolare interesse per l’arte, la cultura e la storia.
Ma il suo sogno era quello di poter studiare lirica.
Alla fine degli anni Sessanta entrò all’Università Tsukuba per studiare letteratura e filosofia, entrando così in contatto con gli ideali rivoluzionari di quegli anni, che la spinsero a entrare nell’organizzazione studentesca del Partito Comunista Giapponese, e a prendere parte, in seguito, al movimento antinucleare.
Fu proprio in quel periodo di tumulto e rapidi cambiamenti che Riyoko decise di diventare mangaka, come modo per esprimersi, oltre che come lavoro per mantenersi.
Il suo avvicinamento a quest’arte, all’ora ancora poco conosciuta se non disprezzata, avviene grazie a un corso per corrispondenza di Shotaro Ishinomori (autore di Cyborg 009).


Fu durante quelle lezioni che ricevette l’incoraggiamento a proseguire per quella strada dallo stesso Sensei Ishinomori.
Il suo debutto nel mondo dei manga avviene a 20 anni, nel 1967, con la pubblicazione della storia breve “Bara Yahiski no Shōjo”(La ragazza della casa delle rose), il cui titolo si rifà a quello di un lavoro di Osamu Tezuka intitolato “Bara Yashiki no Nazo” (Il mistero della casa delle rose).


Ikeda infatti ammette di aver deciso d’intraprendere la sua carriera di mangaka leggendo i lavori di Tezuka.
Anche lo stile di disegno, almeno all’inizio ricorda molto quello del maestro.
OSAMU TEZUKA

Osamu Tezuka, detto anche il “Dio dei manga” è conosciuto per opere come “Black Jack”, “La storia dei tre Adolf”, “kimba il lene bianco” , è considerato il precursore dei manga shōjo con il lavoro “La principessa Zaffiro”, ma l’Ikeda fu la prima mangaka a operare una vera e propria rivoluzione nel mondo degli shōjo e a creare uno stile che poi avrebbe fatto scuola, con i suoi personaggi semplici eleganti e pensati per piacere a un pubblico prevalentemente femminile.
Riyoko Ikeda viene per questo considerata non solo solo come la prima grande autrice di Shōjo in Giappone, ma anche come “la Maestra degli Shōjo”.
Prima del grande successo, Ikeda pubblicò altri lavori più o meno importanti ma mai superiori ai due volumi.
All’epoca, ci dice Riyoko in un’intervista, le donne mangaka ricevevano la metà del compenso rispetto agli uomini.
“Quando una volta chiesi il motivo di questa differenza la risposta fu: “Poiché la donna alla fine si sposerà e sarà mantenuta dal marito, è naturale
che l’uomo riceva il doppio”. Era la mentalità diffusa in quel momento.

Gli anni passano e lo stile della Ikeda si modifica e diventa sempre più personale e arriviamo così nel 1972 anno in cui iniziò la pubblicazione del lavoro che la resa e le rende ancora celebre e amata in tutto il mondo, “Versailles no Bara” (Le rose di Versailles).
IL MANGA DI VERSAILLES NO BARA (LADY OSCAR)
Riyoko Ikeda, all’epoca aveva solo 24 anni, e voleva creare un manga che avesse come protagonista la futura regina di Francia, Maria Antonietta, e di raccontarlo tutto in maniera biografica.

Era la prima volta nella storia dei manga che un autore scegliesse di pubblicare una serie storica in stile manga.
PERCHE’ RIYOKO SCELSE PROPRIO MARIA ANTONIETTA?
Durante il liceo la giovane autrice si era imbattuta in un libro di Stefan Zweig intitolato un testo che l’aveva profondamente colpita e dal quale si era ripromessa di trarre ispirazione per realizzare una sua storia inedita.

Ma secondo i suoi editori uno shōjo manga storico, che fino ad allora non ne erano mai stati scritti, avrebbe finito solo con l’annoiare i lettori.
Riuscire a convincerli fu difficile, ma dopo molte discussioni riuscirono ad arrivare a un compromesso.
Ikeda s’impegnava nel rendere il manga in modo che potesse suscitare interesse e curiosità nei lettori, e la Casa editrice le avrebbe dato la possibilità di serializzarlo.
Nonostante il “il via libera” il lavoro non fu facile, non solo per la mole di lavoro che si trovò a dover fronteggiare, a quel tempo l’Ikeda frequentava anche i corsi universitari, ma anche perché sapeva che la Casa Editrice sarebbe stata molto attenta alle reazioni del pubblico e al primo segno di disinteresse o lamentela la storia sarebbe stata chiusa immediatamente.
Il primo capitolo di “Versailles no Bara” uscì nel maggio del 1972 sul numero 21 di Weekly “Margaret”, una rivista di manga per ragazze, e i successivi furono pubblicati a ritmo di uno alla settimana senza interruzioni fino alla sua conclusione nel 1973.

Contro ogni prognostico dell’autrice non solo il manga arrivò alla sua conclusione, ma divenne il primo Best-Seller arrivando a vendere solo tra il 1972 e il 1974 ben 15 milioni di copie!

Nel 2007 in base alle copie vendute in quei 35 anni di pubblicazione si calcola che non ci sia donna Giapponese che non abbia letto il manga della Ikeda.
“Versailles no bara” divenne un fenomeno sociale, e i manga per ragazze acquistarono una loro dignità fino ad allora non riconosciuta e, incredibilmente, le richieste per viaggi a Parigi o per corsi di francese aumentarono esponenzialmente.
Durante questo periodo, per meglio dedicarsi al suo lavoro su “Versailles no Bara”, l’Ikeda, decise di abbandonare i suoi studi all’Università, decisione che però non sembra pesare molto, visto che il suo percorso formativo le era stato obbligato dai suoi genitori.
Nel 1974 l’Ikeda inizia la serializzazione di “Onisiame e….” (in Italia conosciuto come Caro fratello…. Da questo manga verrà realizzata nel 1991 una serie animata e insieme a “Versailles no Bara” , rimango gli unici due manga dell’autrice ad aver avuto una loro trasposizione in anime.

L’ANIME DI LADY OSCAR

Si dovette aspettare il 1979 per vedere realizzato l’anime di Lady Oscar; anche perché inizialmente la sensei Ikeda non voleva cederne i diritti.
GLI ALTRI MANGA STORICI DI RIYOKO IKEDA
L’anno successivo parte la pubblicazione di quello che è considerato ancora oggi come il manga più complesso e lungo della Ikeda, “Orpheus no Mado” (La finestra di Orfeo).

E’ un manga corale la cui storia nel 1981 venne premiato come miglior sceneggiatura mai scritta per un manga.
Altri manga ad ambientazione storiche dell’Ikeda sono “Jotei Ekaterina” (L’imperatrice Ekaterina), che racconta è la vita dell’Imperatrice di Russia Caterina.

Nel 1987 arrivò il sequel di “Versailles no Bara”, ovvero “Eikou Naporeon: Eroica! ” (La gloria di Napoleone: Eroica!).

Disegnato dopo 15 anni da “Versailles no Bara” inizia là dove si era concluso Versailles no bara.
Nelle ultime pagine di “Versailles no Bara” infatti lo sguardo di Oscar s’incrocia con quello di Napoleone e questo costituisce lo spunto per iniziare a raccontare la storia e la vita di quello che diventerà Imperatore Francese.

Tre anni prima, l’Ikeda aveva già ripreso i personaggi di Oscar, André e di tutti gli altri protagonisti e non di “Versailles no Bara” per creare delle nuove storie , quelle che vengono definite “le storie gotiche”, ovvero i due volumi dei “Versailles no Bara Gaiden”.

La carriera di mangana dell’Ikeda continua spaziando tra i vari generi, dal dramma, alla commedia fino ad arrivare all’ horror.
Ma alla fine la sua passione per la storia ritorna a farsi sentire e così nel 1991 inizia la pubblicazione dei 7 volumi di “Shoutoku Taishi” (Il principe Shoutoko).
Prendendo mano nella storia del proprio paese, Riyoko Ikeda racconta la vita del Principe Shoutoko che cercò nel corso della sua vita di riappacificare il Giappone con la Corea.

A questo manga si affianca nello stesso anno anche “Ten no Hate Made -Poorando no Hishi-” (Fino ai confini del paradiso- la storia segreta della Polonia –). Il manga, la cui trama s’intreccia con quella di ”Eikou Naporeon: Eroica!” si basa sulla storia della Polonia e sulla vita del generale Yusef Poniatowsky.

Nello stesso anno esce “Queen Elisabeth” (La regina Elisabetta) che narra la vita di Elisabetta I d’ Inghilterra dalla sua nascita alla salita al trono.

Nel 2001 con “Nieberung no Yubiwa” (L’ Anello dei Nibelunghi). Serie in 4 volumi riprende il la vicenda del poema cavalleresco dell’Anello dei Nibelunghi.

Nel 2005 inizia anche la serializzazione dei “Ver-bara Kids”, nate per celebrare il 250esimo anniversario della nascita di Oscar. I personaggi di “Versailles no Bara” riprendono vita e l’autrice li fa rivivere, rileggendole in chiave comica, tutte le situazioni più salienti del manga.

Nel 2013, in occasione del 50esimo anniversario della nascita di Margaret, la rivista della Shueisha che nel 1972 ospitò tra le sue pagine il manga de “La Rosa di Versailles”, Ikeda realizzò una nuova one-shot dedicata a Oscar e André.
L’enorme successo avuto dalla one-shot portò Margaret a ordinare nuove one-shot dedicata al manga.
RIYOKO IKEDA DIVENTA CANTANTE LIRICA

La carriera di mangaka non è l’unica dell’Ikeda, che decide di assecondare la sua altra passione: la musica lirica.
Nel 1995 decide di iscriversi all’Università, ben 22 anni dopo che l’aveva lasciata per dedicarsi ai manga. Questa può finalmente iscriversi alla Facoltà di musica e tentare di realizzare il suo sogno.
Quattro anni dopo arriva la laurea, e Ikeda decide di ritrarsi come disegnatrice per avere più tempo da dedicarsi alla musica lirica e come lei stessa ci dice iniziò a cambiare il suo stile di vita, dovette cercare di prendere peso in modo d’ avere un torace più voluminoso, o cambiando il suo stile d’abbigliamento in modo da favorire la protezione della sua voce.
E i risultati non tardano ad arrivare: nel 2003 Riyoko incide il suo primo CD come soprano leggero per la COLOMBIA MUSIC ENTERTRAINMENT intitolato “Uta wa Utsukushikata Ovoide E Bonbori”.
Mentre nel 2005 per la KING RECORDS arriva il suo secondo CD, “Parfums Musicaux de Versailles”. Questo secondo Cd esce in Giappone in occasione del 250esimo anniversario della nascita di Maria Antonietta, l’Ikeda nel CD interpretata 12 brani che furono scritti dalla stessa Maria Antonietta, grande appassionata della musica di sala.

Gli altri brani nel CD invece sono ispirati e dedicati a “Versailles no Bara”.
Nel 2011 si sposta alla regia per dirigere la sua prima rappresentazione teatrale, il dramma lirico in tre atti, di G.M. Scalinger: “Fortunio”. A questo seguirà nel 2014 la regia dell’opera lirica “Carmen” di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy.
Parallelamente alla carriera di mangaka e cantante lirica, l’Ikeda porta avanti anche quella di scrittrice.
Il libro più importante che viene continuamente stampato in Giappone è senza dubbio ”Vita – I sogni che non si dimenticano. Come affrontare la vita dopo i 40 anni”. Il testo è un saggio in cui Ikeda spiega perché arrivati alla soglia dei 40 non bisogna dimenticare di sognare, di impegnarsi nei propri progetti e cercare di raggiungere gli obiettivi che si è posti.
Per quanto riguarda gli amori della Ikeda, sono tre le relazioni importanti che hanno segnato la sua vita sentimentale, la prima durò per diverso tempo e fu tenuta segretissima dall’Ikeda perchè fu con un noto uomo politico Giapponese il cui volto e nome non sono mai stati scoperti dalla stampa. La seconda fu con un banchiere e la terza con quello che divenne poi suo marito, il cantante lirico Yoshitaka Murata.
RIYOKO IKEDA RICEVE LA LEGION D’INORE DAL GOVERNO FRANCESE
Nel 2008 il Governo Francese assegnò alla sensei Ikeda l’insegna della Légion d’honneur (Chavelier) per il suo contributo nel far conoscere la storia e la cultura francese attraverso il suo lavoro, in particolare con “Versailles no Bara” (Le Rose di Versailles) ed “Eroica”.

La Legione D’Onore è un ordine cavalleresco istituito da Napoleone Bonaparte nel 1802, ed è la più alta onorificenza attribuita dalla Repubblica Francese.

Riyoko Ikeda è la 150esima giapponese che riceve questa onorificenza, ma la prima tra i suoi colleghi e colleghe mangaka.
Nello stesso periodo ha tenuto un concerto nel Teatro di Maria Antonietta al Trianon di Versailles!
CURIOSITA’ IN PIU’
RIYOKO IKEDA DISEGNA LADY DIANA
Nel 1986, Lady Diana si recò in viaggio ufficiale in Giappone.
Per l’occasione molte riviste dedicarono diverse pagine sull’evento, una rivista in particolare realizzò un intero numero a Lady Diana, chiedendo a Riyoko Ikeda di disegnare alcune tavole che celebrassero la visita e la Principessa.


Mentre nel 2013 in occasione dell’uscita nelle sale giapponesi del film, “Diana“, di Oliver Hirschbiegel dedicato a Lady Diana, Riyoko Ikeda ha realizzato un’illustrazione per il poster di locandina.

LA PIZZA DELLA REGINA MARGHERITA
Nel 2006 per l’80esimo anniversario della nascita di Margherita di Savoia la Nipponham ha chiesto a Riyoko Ikeda di realizzare un’illustrazione della Regina per da poter stampare sulle loro confezioni di pizza surgelata, nonché su del materiale promozionale (come piatti, bicchieri e vino) da regalare ai propri clienti come premio per un concorso.

Margherita di Savoia (1851 – 1926) fu consorte di re Umberto I e la prima regina consorte d’Italia ed è la regina a cui venne dedicata la pizza che poi prese il suo nome: la pizza Margherita.


Se vi interessano altre curiosità su lady Oscar vi lascio il Link del video youtube qui⬇️
BIBLIOGRAFIA
Rivista Anime Cult, speciale Lady Oscar
Davide Castellazzi, Lady Oscar, Amori, segreti ed epiche battaglie, Iacobelli editore, 2008
SITOGRAFIA
https://www.riyokoikedafansite.org/Homepage.html
https://www.tuttogiappone.eu/il-teatro-takarazuka